Cattive notizie per i contribuenti italiani che sono in possesso di un'assicurazione sulla vita, a decorrere dal periodo d'imposta 2013 (quindi con la prossima dichiarazione modello 730/2014 o Unico 2014) l'importo massimo detraibile per le polizze vita e infortuni scende, infatti, dai 1.291,14 euro, previsti fino all'anno 2012, a 630,00 euro consentendo quindi un risparmio fiscale di appena 120 euro contro i 245 euro precedenti.

A peggiorare ancora la situazione è stata prevista un'ulteriore riduzione per il prossimo anno, la detraibilità scenderà a 230 euro rendendo quindi irrisorio l'importo che si potrà detrarre in dichiarazione dei redditi (43,70 euro).

E' chiaro quindi che chi negli anni passati aveva scelto la polizza vita come strumento d'investimento, oltre che di tutela, rispetto ad altre possibilità offerte dal mercato assicurativo, dovrà riconsiderare le proprie scelte poiché verrà a mancare quasi completamente il vantaggio della detraibilità fiscale.

Vediamo comunque quali sono le tipologie di polizze vita e le condizioni che consentono la detraibilità nella dichiarazione dei redditi modello 730 o Unico 2014.

La detrazione spetta per:

- I contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni stipulati o rinnovati entro il 31/12/2000;

- I contratti di assicurazione stipulati o rinnovati a partire dal 1° gennaio 2001, aventi per

oggetto esclusivamente uno o più dei seguenti rischi:

• rischio di morte;

• rischio d'invalidità permanente superiore al 5%, da qualsiasi causa derivante;

• rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.

I contratti di assicurazione stipulati o rinnovati prima del 31 dicembre 2000 danno diritto alla detrazione dei relativi premi se:

- è prevista una durata non inferiore a cinque anni dalla data della loro stipulazione;

- non è consentita la concessione di prestiti per il periodo di durata minima sopra indicato.

I contratti di assicurazione stipulati o rinnovati a partire dal 1° gennaio 2001 danno invece diritto alla detrazione dei relativi premi, solo se coprono, come riportato sopra, uno o più dei seguenti rischi:

- morte;

- invalidità permanente superiore al 5%;

- non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.