Leo Messi dice basta. A 29 anni il più forte giocatore del mondo abbandona l'Argentina, dopo aver fallito il rigore nella finale di Copa America contro il Cile. L'Albiceleste non vince un titolo da 23 anni ed è giunta alla terza sconfitta consecutiva in finale tra Coppa del Mondo (2014) e Copa America (2015 e 2016).
"Ho fatto di tutto"
Le lacrime di Messi dopo aver fallito il rigore contro il Cile raccontano di un ragazzo che, con la sua nazionale, non è mai riuscito ad essere determinante come con il Barcellona. La Copa America del centenario segna due traguardi per la "Pulce", uno lodevole (miglior marcatore della storia della nazionale con 55 reti, superato Batistuta), l'altro meno (terza finale consecutiva steccata da chi, con il Barcellona, è una macchina da titoli).
"Ho fatto di tutto per cercare di vincere qualcosa, ma non ce l'ho fatta. La mia esperienza con la Seleccion è finita", queste le parole che sanciscono l'addio all'Argentina.La Pulce, zero titoli con l'Albiceleste, è stata condizionata sin dai suoi esordi dall'eredità di Maradona, che, alla lunga, lo ha disintegrato.
Solo flop
Messi lascia l'Argentina dopo aver toppato in cinque grandi tornei: 2 mondiali (2010 e 2014) e tre Copa America (2011, 2015 e 2016). Fin dai suoi esordi, e per le sue grandi doti, il cinque volte Pallone D'Oro è stato visto in Argentina, come l'uomo capace di riportare l'Albiceleste a vincere. La verità è che Messi, pur essendo un grandissimo talento, manca di quel carisma tipico dei grandi, quella forza interiore che permette di trascinare da sola la squadra.
Il Pibe de oro l'aveva, lui no. Alla fine è stato schiacciato dall'eredità di Maradona.
Decisione definitiva?
C'è da capire se la decisione presa da Messi di lasciare l'Argentina sia definitiva o frutto solo della delusione del momento, dopo il rigore sbagliato in finale contro il Cile. Certo è che tre finali perse di fila con l'Albiceleste fanno male.
Maradona aveva detto che, se la nazionale avesse perso la Copa America, avrebbe fatto bene a non tornare in patria. In questo momento, Messi sente addosso a sé tutta le colpe dell'insuccesso (anche se il rigore decisivo lo ha fallito Biglia) perché lui era il leader riconosciuto della squadra e l'ha tradita nel modo peggiore.
Il dover vincere ad ogni costo con la sua nazionale lo ha logorato e il peso di essere decisivo come Maradona lo ha schiacciato. Di certo c'è che il fatto di non essere riuscito a regalare neanche un trofeo alla sua nazionale, rimarrà come una macchia indelebile nella carriera di questo fuoriclasse.