Era fissato per lunedì 20 giugno il termine per la consegna della documentazione relativa all'impiantistica per le società che parteciperanno al prossimo torneo di Serie A. Il Crotone, squadra neo promossa per la prima volta nella massima serie calcistica italiana, è alle prese con l'inizio dei lavori allo Stadio Comunale "Ezio Scida, legati all'ammodernamento e all'ampliamento.

Di conseguenza, il club calabrese ha comunicato agli organi preposti la documentazione relativa allo stadio di riserva per la disputa delle gare, in caso di inagibilità del proprio impianto. Con l'assenso del Presidente del Pescara e dell'ente comunale della città abruzzese, potrebbe essere lo Stadio "Adriatico-Cornacchia" l'impianto dove disputare, in caso di ritardi nei lavori, le prime partite casalinghe della Serie A.

Tutto fermo

Non sembrano arrivare novità per quello che concerne i lavori all'impianto cittadino. Tutto fermo dopo l'ultimo sopralluogo effettuato tra membri della vecchia giunta comunale, una ditta interpellata, ed esponenti della società calcistica "pitagorica".

Tutto ruota attorno alla tempistica e ai costi: se per i secondi si potrebbe fare uno sforzo, per la prima, con il passare dei giorni, diventano sempre minori le probabilità che il Crotone possa giocare in città. Con il campionato di Serie A che partirà il giorno 21 agosto 2016 e l'eventuale richiesta di disputa del primo turno in trasferta, la seconda giornata, la prima casalinga per la squadra, potrebbe essere disputata lontano dallo "Scida" di Crotone.

Il nodo da sciogliere è soprattutto quello legato alla realizzazione di una nuova Tribuna Coperta da 7mila posti in struttura modulare in fitto, una struttura che però non sarà definitiva, ma avrà dei costi. Lo stadio, che attualmente ha una capienza attorno alle 10mila unità, dovrebbe essere ampliato per ospitare tra i 13mila e i 16mila tifosi al termine di lavori dei quali, però, ad oggi non si vede l'inizio. I tifosi continuano ad attendere: dopo le numerose rassicurazioni, il tempo continua a passare inesorabile, con l'impianto sportivo ancora in attesa dell'avvio dell'opera di ammodernamento.