Ormai ci siamo, domani Stefano Pioli farà il suo esordio sulla panchina di quell' Inter di cui è tifoso sin da bambino. Anche ieri in conferenza stampa l' ex tecnico della Lazio ha rilasciato parole che hanno caricato l' ambiente, spiegando quanto vale quella maglia, quanto valgono quei colori, quanto vale la partita di domani per i tifosi nerazzurri.

E, proprio in vista del match di domani, l' allenatore sembra poter cambiare in extremis le carte in tavola visto che c'è un giocatore che lo ha stregato in questi primi giorni di lavoro. Si tratta del centrocampista francese Geoffrey Kondogbia, che vuole riscattarsi dopo un inizio di stagione disastroso agli ordini dell' ex allenatore Frank De Boer.

Già in amichevole contro il Chiasso, il giocatore ha dimostrato di voler sposare a pieno la causa Pioli ed ha stregato il tecnico anche nei giorni successivi, tanto che potrebbe strappare una maglia da titolare proprio in extremis. A rischiare il posto è Marcelo Brozovic, che a sua volta era favorito su Ever Banega, come avevamo anticipato.

Ma non è da escludere del tutto una mossa a sorpresa, con Kondogbia che rileverebbe Jeison Murillo, con Gary Medel spostato al centro della difesa, giocando nello stesso ruolo in cui gioca nella nazionale cilena, accanto al pilastro Joao Miranda, assolutamente intoccabile. Il modulo dovrebbe essere il 4-3-3 con il tridente offensivo formato da Antonio Candreva, che lo stesso Pioli ha affermato di vedere molto motivato, Mauro Icardi, che vuole segnare il suo primo gol in carriera al Milan, e Ivan Perisic, che vuole lasciare alle spalle delle prestazioni sicuramente non all'altezza del giocatore che è.

In difesa ci sono dubbi sulle fasce, con tre giocatori per due maglie: Danilo D'Ambrosio, Davide Santon e Cristian Ansaldi saranno in ballottaggio fino all' ultimo per due maglie. Intanto il ds nerazzurro, Piero Ausilio, ha parlato ai microfoni di Radio Deejay del prossimo mercato e ha ammesso che bisognerà cedere visti i paletti del Fair Play Finanziario e difficilmente saranno effettuate operazioni costose. A giugno invece non sono da escludere possibili colpi di scena.