Torino-La Juventus torna a vincere una partita di Champions' in casa e lo fa con un ampio turnover contro la Dinamo Zagabria con Neto tra i pali al posto di Buffon, Evra in posizione alterna tra terzino e centrale di sinistra, Lemina ed Asamoah ad affiancare Marchisio a centrocampo e con Pjanic a suggerire per le punte Mandzukic e Higuain. La duttilità dei giocatori in campo permette ad Allegri di oscillare tra un 3-5-2 e un 4-3-1-2, con Cuadrado abbassato nella posizione di terzino.
Oltre alla vittoria e al primato nel girone, i bianco-neri possono sorridere per il ritorno al gol di Higuain e per il rientro di Dybala che ha ben giocato gli ultimi dieci minuti della gara. Conferme di un'ottima condizione di forma arrivano da Rugani, al primo gol in Champions', e dal solito generosissimo Mandzukic; buoni progressi anche da parte di Pjanic sul piano della qualità del gioco, ma apparso stasera in lieve calo fisico.
Il ritorno del Pipita
L'atmosfera europea e un'avversaria senza troppe pretese hanno rappresentato il setting ideale per il ritorno al gol dell'argentino, che sale a quota 3 reti in Champions' con la maglia bianco-nera.
Non tantissime occasione per Higuain durante tutta la partita, con un solo squillo nel primo tempo, complice anche una prova non esaltante di tutta la squadra, a tratti molle e con molti errori tecnici, quelli che fanno tanto arrabbiare Allegri. Nella ripresa, però, la squadra cambia passo e il Pipita segna un gol dei suoi, manifesto delle sue grandi qualità di bomber: minuto 52, percussione di Lemina fermato in area e palla che arriva all'attaccante argentino che di prima intenzione calcia verso la porta battendo il portiere Livakovic con un tiro forte ed angolato.
Prima gioia europea per Rugani
In casa Juve, però, c'è anche un goleador che non ti aspetti! Si tratta del giovane Daniele Rugani che legittima un'altra ottima prestazione col terzo gol stagionale in 7 partite, sfruttando con un colpo di testa il cross di Pjanic da corner al 73'.
Il difensore di Lucca si sta ritagliando sicuramente un grande spazio nella Juve del domani, magari insieme a Mario Lemina, autore di un'ottima prova, sia in fase d'interdizione, che in fase di appoggio all'azione offensiva.