L'approdo alla Juventus per 25 milioni di euro e la nomea di predestinato, con le poche presenze nell'Europeo 2016 che avevano lanciato alla ribalta internazionale il nome di Marko Pjaca. Fulmineo con le gambe e abilissimo nel dribbling, coniuga velocità e agilità nonostante il fisico importante: il tutto alla verdissima età di 22 anni. Un profilo di questo genere non poteva che ingolosire le big del panorama calcistico europeo, ed è così che nella scorsa finestra di mercato estiva fu proprio la Juventus ad assicurarsi le prestazioni del talentino Pjaca.
Dopo 142 presenze con la maglia della Dinamo Zagabria, condite da 37 reti e 23 assist, Marko Pjaca approda dunque in Italia. E, come ricorderete, il primo periodo è stato molto sfortunato: pochi minuti in Serie A, quindi l'infortunio in Nazionale, una infiammazione alla testa del perone che lo ha tenuto lontano dai campi praticamente per tutto il girone di andata.
«Pjaca è un predestinato», parola di Allegri
Poi il rientro, graduale, tra Serie A e Coppa Italia. Qualche manciata di minuti distribuiti tra qua e là, poi le grandi occasioni da titolare contro Crotone e Palermo. Pjaca però non convince fino in fondo: si scorgono i colpi del campione, il talento cristallino del croato che affiora in un dribbling, in una giocata, nel puntare e saltare l'uomo.
Ma la frenesia di voler dimostrare tutto in quei pochi minuti limita e lega il talento il Marko Pjaca. Massimiliano Allegri, nelle numerose interviste nelle quali gli viene chiesto di Pjaca, risponde definendolo un "predestinato", con il solo bisogno di prendere le misure del campionato italiano.
Pjaca-gol: il liberatorio gol contro il Porto
E ieri è arrivata la prima rete in bianconero, quel gol che a Pjaca serviva per sbloccarsi: l'ingresso contro il Porto in Champion's League, in un momento in cui la gara era delicatissima, è stato inaspettato per molti tifosi. Con la gara bloccata sul pareggio a reti bianche e con Claudio Marchisio scalpitante in panchina, per molti la carta giusta da giocare in quel momento, Allegri ha deciso di puntare sul giovane Marko, che non lo ha tradito.
Un paio di giocate di classe, un paio di accelerazioni, quindi la rete, liberatoria e attesa, un fendente nell'angolino basso che ha superato un incolpevole Casillas e ha sancito (finalmente!) il vantaggio bianconero, poi suggellato dal raddoppio di Dani Alves. Una rete, questa di Marko Pjaca, che ha il profumo dell'inizio di una radiosa carriera!