Tempo di derby milanese, tempo di amarcord. Facile pensare al bel tempo che fu, considerato che per l'ennesima volta la stracittadina di San Siro è un derby tra deluse. Considerato che il Milan ha appena cambiato proprietà, mentre il prossimo giugno l'Inter celebrerà il suo primo anno di dirigenza Suning, la Madonnina ha appena assunto un'etichetta 'made in China'. Inter-Milan fa storia a sé, ma nel derby del 15 aprile (ore 12.30) in palio c'è soltanto la gloria e la ricerca di un finale di stagione dignitoso: ambedue sono ormai lontane anni luce, tanto dalla lotta scudetto quanto dai posti che valgono la Champions League.

In una stagione tanto amara, l'amarcord diventa dolce nostalgia e le occasioni per ricordare i grandi derby del passato sono infinite: le sfide ufficiali del resto sono ben 215 ed il bilancio è estremamente equilibrato, con 76 vittorie nerazzurre, 74 rossonere e 65 pareggi. Si potrebbero citare, per esempio, le sfide dei favolosi anni '60 tra due squadre che facevano le fortune del calcio italiano in Europa, o gli accesi match degli anni '80 e '90 tra l'Inter 'tedesca' ed il Milan 'olandese'. Oppure le 'drammatiche' gare di Champions League nel 2003 e 2005. Abbiamo però scelto una storia che riguardano direttamente le tifoserie: ci fu un tempo in cui la tensione tra gli opposti supporters raggiunse livelli altissimi ed i fatti più clamorosi si verificarono non nel corso di gare di campionato o altre contese ufficiali, ma in occasione del 'Mundialito Clubs', torneo amichevole organizzato negli anni '80.

Oggi le estati del Mundialito sono state quasi dimenticate, all'epoca fecero praticamente da spartiacque nell'evoluzione del calcio, soprattutto per quanto riguarda la programmazione televisiva. Per la prima volta, infatti, le fatiche degli eroi della domenica e del mercoledì notte andavano in onda su un'emittente privata, la giovane Canale 5 di Silvio Berlusconi.

I tafferugli del 1981

La prima edizione del Mundialito Clubs si disputò a Milano dal 16 al 28 giugno 1981. Oltre all'Inter ed al Milan, erano presenti i brasiliani del Santos, gli uruguaiani del Penarol e gli olandesi del Feyenoord, tutte formazioni invitate per aver vinto almeno una volta la Coppa Intercontinentale che assegnava il titolo di campione mondiale per clubs.

I fattacci ebbero luogo il 26 giugno, giornata in cui sul prato del 'Meazza' erano in programma la sfida dell'Inter contro il Santos e quella del Milan con il Penarol. Prima del match dei nerazzurri, fissato per le 19, divamparono violenti scontri tra tifosi nel piazzale antistante lo stadio: ci furono feriti, alcuni dei quali trasportati in ospedale. Due giorni dopo sarebbe andato in scena un derby molto atteso, anche perché per la prima volta le due milanesi non si erano incontrate in campionato a causa della retrocessione d'ufficio dei rossoneri in serie B decretata dallo scandalo del calcioscommesse dell'anno precedente. Fu in occasione del match, vinto 3-1 dall'Inter, che la Curva Nord nerazzurra espose uno striscione che derideva i 'cugini' in merito ad un capo ultras rossonero trasportato in ospedale due giorni prima.

Accadde il finimondo, con i milanisti che andarono alla carica cercando di arrivare fino alla curva opposta per rimuovere lo striscione, poi la controcarica interista in un turbinio di botte, sprangate ed inseguimenti. Tra i testimoni di quel giorno, c'è chi giura di aver visto qualcuno estrarre anche una pistola. Guerriglia allo stato puro che offuscò parzialmente il successo del torneo. Quello lo vinse l'Inter, con Evaristo Beccalossi che sembrava Cruijff e Johan Cruijff, quello vero, schierato eccezionalmente dal rossoneri nella prima gara contro il Feyenoord (il regolamento prevedeva l'utilizzo di giocatori in prestito), che giocò lo scorcio di partita peggiore della sua luminosa carriera.

Reduce da un'infortunio, il 'profeta del gol' era in condizioni fisiche precarie e con quella prestazione scialba bruciò probabilmente la possibilità di un ingaggio al Milan.

La tregua stipulata nel 1983

Il Mundialitò torno nell'estate milanese del 1983 con tante similitudini rispetto all'edizione di due anni prima. Anche in questo caso c'era un Milan reduce dal campionato di serie B, dopo la retrocessione sul campo nella stagione 1981/82. C'era un'ospite di lusso, la Juventus di Michel Platini, invitata pur non avendo mai vinto la Coppa Intercontinentale. Sarebbero stati i bianconeri a vincere il torneo, al termine di un braccio di ferro con i brasiliani del Flamengo orfani di Zico appena passato all'Udinese.

Milan ed Inter chiusero agli ultimi due posti, dietro le due formazioni citate ed il Penarol, i nerazzurri addirittura a zero punti. La tensione prima del derby (che sarà vinto 2-1 dal Milan) era alle stelle, sembrava proprio che alcuni 'irriducibili' delle due tifoserie cercassero la resa dei conti. Ma prevalse il buon senso, i capi ultras più influenti si incontrarono stipulando una sorta di 'patto di non belligeranza', cercando di far ragionare le 'teste calde' da ambo le parti. Negli anni a venire la tregua sarà minacciata più volte: altri tafferugli si registreranno, stavolta in campionato, nella stagione 1985/86, altre micce saranno accese nel corso dei decenni successivi, ma si tratterà sempre di episodi isolati.

Non si può dire che sia una convivenza tutta rose e fiori quella tra le due anime calcistiche di Milano, ma la 'pax' virtualmente sottoscritta nella calda estate di quasi 34 anni fa regge ancora oggi. E visto che ormai Inter-Milan è diventato un 'derby d'importazione' ed ha anche lo scopo commerciale di far lievitare ulteriormente l'immagine del calcio nel Paese più popoloso del mondo, ci si augura che prosegua a tempo indeterminato. Con la speranza e l'augurio che nerazzurri e rossoneri tornino a fare la differeza nel calcio italiano, certamente orfano di due realtà che ne hanno scandito la storia e la leggenda. Quanto al Mundialito, si disputerà per la terza ed ultima volta nel 1987: lo vincerà il Milan, siamo già nell'era Berlusconi, ma il torneo sarà una pallida ombra dei due precedenti nonostante la presenza di grandi squadre europee cone Barcellona, Porto e Paris Saint Germain. Il derby si chiuderà a reti bianche con nulla da segnalare, né sugli spalti né sul campo. La magia del Mundialito si era ormai spezzata.