Arriva a Milano nel 2015, voluto fortemente da Roberto Mancini. Stevan Jovetic aveva cominciato alla grande il suo primo anno all'Inter, 3 gol in 2 partite. Dopo quei goal niente più o quasi. Totale assenza del giocatore nelle partite più importanti, totale assenza all'interno della squadra. Poco gioco, poca produzione. Ma come si spiega un apporto tanto deludente, dopo il brillante quanto illusorio esordio?
La non costanza nel gioco, gli infortuni e il lasciarsi abbattere dalle prime difficoltà erano tutti aspetti già noti al momento del suo acquisto. La metamorfosi fisica e tecnica del montenegrino, ha portato a un'evoluzione in negativo del suo ruolo, tanto da renderne difficoltosa la collocazione in campo. E la stessa squadra ha dovuto rimodulare la sua tattica in funzione del giocatore. Non più una prima punta ma una seconda, forse, dal 4-2-3-1 ad altri moduli.
Jovetic e Icardi, due grandi campioni che Mancini avrebbe voluto far giocare insieme. Ma purtroppo non ci è riuscito. Incompatibili sia tecnicamente che caratterialmente.
Si influenzavano si, ma negativamente. Troppo diversi, ma Mauro Icardi a differenza del montenegrino giocava e gioca, segnava e continua a segnare. Sta diventando sempre di più il leader della squadra, dopo un inizio stagione non proprio positivo con la tifoseria. Altra storia, invece quella del montenegrino.
Ma da quest'anno Stevan Jovetic ha definitivamente conquistato il Siviglia: il giocatore verrà riscattato dagli andalusi a fine stagione, versando nelle casse dell'Inter ben 14 milioni di euro. E' quanto affermano il giocatore e il suo procuratore. Jovetic ha detto di trovarsi bene a Siviglia, e sembra che l'amore sia reciproco. L'allenatore della squadra andalusa Jorge Sampaoli, non avrebbe influenzato la decisione, anche perchè con ogni probabilità andrà via.
Gol importanti, per Jovetic, come quelli contro il Real Madrid, ma soprattutto prestazioni importanti. La stessa cosa, però, era successa anche all'Inter, almeno all'inizio. Le cose poi in realtà nella squadra nerazzurra sono andate molto diversamente. Difficile ambientarsi a Milano, difficile la tifoseria, difficile inserirsi nella squadra, cambio allenatore, e forse volontà di andare via. Un peccato sicuramente, non continuare a vedere un buon giocatore come il montenegrino nel campionato italiano. Forse Suning, in un futuro non molto lontano, proverà a riportarlo a Milano.