Ha dell’incredibile quanto accaduto in Puglia; un ragazzo di appena diciannove anni è rimasto vittima di un arresto cardiaco alla vigilia di una gara di campionato di seconda categoria, ma è stato impossibile rinviare il match.

Si chiamava Adami Aminu il giovane che è rimasto vittima dell'arresto cardiaco che gli ha stroncato la vita il giorno prima del match di seconda categoria. La squadra ospite, già giunta nella cittadina per disputare l'incontro, non ha accettato il rinvio della partita stessa, o meglio, non è stato possibile trovare un accordo sulla data del possibile rinvio.

I ragazzi del Martina sono quindi scesi in campo come previsto, ma le cose sono andate come facilmente prevedibile. I compagni di squadra del ragazzo deceduto si sono presentati allo stadio, hanno indossato le divise, ma solo in maniera simbolica. Dopo pochi minuti dal fischio d'inizio sono rimasti (volontariamente) in 6, costringendo così l’arbitro a decretare la fine dell’incontro.

L'accaduto, ecco come si sono svolti i fatti

Appresa la notizia della morte del giovane, i dirigenti dell’Atletico Martina, seguendo le normali procedure previste, hanno immediatamente chiesto il rinvio della partita, allertando la federazione calcistica regionale. Perchè si riuscisse ad ottenere il rinvio del match, però, era necessario che le due società riuscissero a trovare un accordo sulla data dell'eventuale rinvio, ma purtroppo così non è stato.

L'intesa non è stata raggiunta, niente rinvio della partita.

I salentini del Veglie, già giunti a Martina, hanno chiesto che si disputasse il match nel giorno previsto dal calendario calcistico. Ai padroni di casa non è restato altro che scendere in campo, al fischio d'inizio in divisa erano però solo in 8 (contro gli 11 avversari).

Si è scesi quindi in campo, ma per pochissimi minuti. Due degli 8 calciatori del Martina, poco dopo il fischio d'inizio, sono stati costretti ad abbandonare il campo per “infortunio”. Come previsto dal regolamento, però, il numero minimo per disputare una partita di calcio senza che l’arbitro sia costretto al triplice fischio anticipato, è che ci siano almeno 7 componenti della stessa squadra.

Dopo "l’infortunio" dei due del Martina, squadra ridotta in sei undicesimi ed arbitro costretto a decretare la fine anticipata dell’incontro.

Di seguito parte della nota diffusa dalla società di cui faceva parte il giovane deceduto: ”La SSD Atletico Martina 2012 comunica, affranta, di essere venuta a conoscenza della dipartita del proprio tesserato Adamu Aminu…”

Adami Aminu, 19enne nigeriano, è stato trovato senza vita per cause ancora in corso di accertamento, a Triggiano. Il calciatore era un normalissimo ragazzo amante del calcio, nato il 4 giugno 1997, ed era in italia da poco più di un anno, ospite del centro di accoglienza di Alberobello. Il ragazzo era stato tesserato dalla società martinese il 23 gennaio 2017 ed aveva disputato 7 partite mettendo a segno due gol.