Anche il Tottenham è costretto a capitolare sotto i colpi di un Manchester City che si conferma una vera e propria macchina da guerra. I "Citizens" si presentano all'incontro con la possibilità di portare a +14 il vantaggio sui cugini dello United che saranno impegnati domenica sul campo del West Bromwich, mentre la squadra di Pochettino (ancora priva di Wanyama e Alderweireld) tenta il colpaccio per rimanere aggrappata al treno Champions.

Guardiola conferma per otto undicesimi la squadra che in settimana ha travolto lo Swansea per 4-0, lasciando in panchina Danilo e i due Silva (Bernardo e David), al loro posto Walker, Gundogan e Sanè.

Gli "Spurs" rispondono con un 4-2-3-1 con Dembelè e Dele Alli titolari al posto di Lamela e Sissoko, mentre Trippier vince il ballottaggio con Aurier per il ruolo di terzino sinistro.

Primo tempo

Il City preme fin da subito sull'acceleratore, mettendo in crisi la difesa del Tottenham, che prima si salva grazie al provvidenziale intervento di Vertonghen che anticipa Aguero su un cross basso di Sanè, e poi ringrazia proprio il "Kun", che da buona posizione, di testa, non riesce ad indirizzare in porta un pallone calciato magistralmente da De Bruyne. Il vantaggio, però, è nell'aria, e si concretizza dopo 14 minuti quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Sanè, i difensori ospiti si dimenticano completamente di Gundogan che, tutto solo al limite dell'area piccola, fa 1-0 di testa.

La reazione del Tottenham è sterile, mentre il City continua ad attaccare e al 23° arriva la grande chance per il raddoppio prima con Aguero - il cui tiro viene respinto da Lloris - e poi con Sterling che arriva per primo sulla ribattuta e con il sinistro sfiora l'incrocio alla destra del portiere francese, che questa volta è costretto a rimanere immobile.

La prima conclusione degna di nota degli ospiti arriva dopo 35' e porta la firma del solito Kane che spaventa Ederson con un destro a giro dal limite dell'area che finisce di pochissimo a lato. Il primo tempo del Tottenham è tutto qui, mentre i "Citizens" producono molto ma non riescono a trovare la via del raddoppio, complici un paio di grandi interventi di Lloris e di Rose, che si immola due volte per respingere le conclusioni a botta sicura di Aguero.

Secondo tempo

Gli ospiti rientrano in campo con più convinzione, sempre trascinati da Harry Kane che prima rischia il rosso per un intervento duro sulla caviglia di Sterling, e poi impegna severamente Ederson con un bolide dalla distanza che il portiere brasiliano è bravo a deviare in angolo.

Dopo un primo quarto d'ora favorevole ai ragazzi di Pochettino però, il City comincia a riprendere campo e al 67° Sterling si divora l'occasione per il 2-0: Sanè, imprendibile per Trippier, calcia con il sinistro dal cuore dell'area di rigore e Lloris, colto in controtempo, si salva con un prodigioso colpo di reni. La sfera giunge tra i piedi di Sterling che, completamente solo al limite dell'area piccola, calcia incredibilmente alto.

La legge del "gol sbagliato gol subito" non vale però per questo City che, tre minuti dopo, riesce a trovare il raddoppio con De Bruyne che si mette in proprio, va via a Dier sulla fascia sinistra, e da posizione leggermente defilata scarica un mancino di rara potenza che Lloris non riesce a togliere dalla porta. Passano cinque minuti e i padroni di casa hanno la possibilità di chiudere la partita grazie ad un rigore fischiato da Pawson per un intervento di Vertonghen ai danni del solito De Bruyne. Il tiro dagli undici metri è affidato al neo-entrato Gabriel Jesus che però angola troppo la conclusione e colpisce il palo; sulla ribattuta il primo ad arrivare è Sterling che si divora un'altra occasione, calciando alto a porta praticamente vuota.

All'80° però c'è gloria anche per il 23enne ex Liverpool, che finalizza al meglio una splendida azione corale, spingendo in rete da due passi un pallone servitogli alla perfezione da Sanè. Per il Tottenham è notte fonda, ed un errore veniale di Dier concede a Sterling la possibilità di presentarsi a tu per tu con Lloris e di superarlo con un tunnel delizioso prima di appoggiare in rete.

In pieno recupero c'è spazio anche per il gol della bandiera degli "Spurs", che riescono a segnare al secondo tiro verso la porta difesa da Ederson grazie ad una rasoiata mancina di Eriksen che si infila all'angolino.

La sostanza però non cambia, e conferma la netta superiorità di un Manchester City capace di inanellare 16 vittorie consecutive e che ora si candida anche come una delle principali pretendenti alla vittoria della Champions League.

Il Tottenham, invece, ha mostrato tutte le sue lacune, in particolare per quanto riguarda la difesa, dove Vertonghen e Dier sono stati surclassati dalla velocità e dalla tecnica del tridente messo in campo da Guardiola.

La Juventus, spettatrice interessata, dopo questa partita avrà tirato un sospiro di sollievo in vista degli ottavi di Champions previsti per febbraio.