Si è da poco conclusa una settimana triste e molto difficile,soprattutto per la Fiorentina, ma anche per tutto il mondo dello sport e non. La Fiorentina ritorna in campo, ma senza il suo capitano, Davide Astori che è volato in cielo domenica scorsa, poche ore prima di scendere in campo contro l'Udinese. Ieri il capitano Davide astori era "spettatore speciale", dal'alto. Stadio pienissimo, 30.000 tifosi, tutti a stare vicini alla squadra, come fatto in tutta la settimana.

Un silenzio incredibile e tanta commozione fino al lancio dei 5000 palloncini bianchi e viola, dove i tifosi viola e del Benevento hanno cominciato a gridare incessantemente "Davide Astori". La partita di Davide la vince la Fiorentina 1-0, con un goal di Vitor Hugo che ha molti significati.

Il Goal di Hugo

È il minuto numero 25, esattamente le ore 13.00, quando la Fiorentina passa in vantaggio con il goal di Vitor Hugo (goal che si rivela decisivo). Al suo goal non si esulta, ma ci si abbraccia tutti insieme tra compagni e panchina dove proprio il brasiliano va a prendere la maglietta con il volto del capitano, la porge a un membro dello staff e si mette sull'attenti davanti.

Sono diverse le coincidenze di questo goal, infatti il difensore brasiliano Vitor Hugo è il sostituto di Davide Astori, alla sua 13esima partita ufficiale con la Fiorentina, in goal al minuto numero 25, esattamente alle ore 13.00 (numero di maglia dell'immenso capitano), con il numero 31 (anni di Davide Astori). Inoltre ci sono da aggiungere altre coincidenze, ovvero, che l'assist sia stato fatto da Saponara, giocatore che Davide cercava di spronare sempre, perché non stava vivendo un buon periodo di forma; che il goal sia stato fatto da Vitor Hugo, che è volato in cielo per colpirla, (Vitor, come il nome della figlia Vittoria), e quel che più colpisce, il fatto che dopo il goal, abbia cominciato a piovere, come a significare "piangeva anche il cielo".

Sarà tutto un caso?

Le parole di Mister Pioli

"È stata una settimana che non auguro a nessuno. Ho cercato di fare da papà a tutti i ragazzi, anche se ognuno vive il suo dolore in modo diverso. Prima eravamo un gruppo unito, ora lo siamo ancora di più. È stato un onore conoscere Davide, perché ci ha trasmesso dei grandissimi valori che portiamo e continueremo a portare con noi. Davide svolgeva la propria professione con massima serenità e serietà. Davide ci lascia una grossa eredità e noi dovremmo essere bravi a portarla avanti, affinché il ricordo di Davide sia sempre in noi".