Anche ieri è stato grande protagonista nella vittoria dell'Inter sull'Udinese per 4-0 alla Dacia Arena, che ha permesso ai nerazzurri di portarsi a due punti dalla Lazio in zona Champions. Parliamo del fantasista brasiliano, Rafinha Alcantara, che ormai ha conquistato tutti con le sue giocate, anche il tecnico Luciano Spalletti, che inizialmente nutriva perplessità visto che il giocatore non giocava una partita ufficiale da un anno.

E, invece, Rafinha ha lavorato tanto, è stato aiutato dai compagni inizialmente, come dichiarato dal tecnico in conferenza stampa alla vigilia della partita in Friuli, e adesso è lui a dare una grossa mano ai compagni in questa rincorsa che culminerà con lo scontro diretto proprio contro i biancocelesti, allo stadio Olimpico, il prossimo 20 maggio. Contro l'Udinese il brasiliano ha messo a segno la sua prima rete nel campionato italiano in un'azione che ha messo in mostra tutte le sue qualità: dribbling, velocità, lucidità e freddezza sotto porta. Perché non era semplice in quel momento decidere se tirare in porta o passarla al proprio compagno, Antonio Candreva, che, però, come ammesso dallo stesso Rafa aveva la linea di passaggio ostruita dall'avversario.

La trattativa con il Barcellona

Rafinha è arrivato a gennaio dal Barcellona in prestito con diritto di riscatto fissato a trentacinque milioni di euro ma l'Inter sta trattando con i blaugrana visto che, soprattutto senza Champions, sarà difficile esercitare tale diritto in virtù del fatto che bisognerà chiudere il bilancio in pareggio a giugno per eliminare definitivamente i paletti imposti dall'Uefa con il Fair Play Finanziario.

In virtù di ciò il direttore sportivo, Piero Ausilio, è volato in Spagna per trattare con i vertici del club catalano e ha avanzato un'offerta sorprendente: prestito di un altro anno ma, anziché avere il diritto, con obbligo di riscatto fissato a quaranta milioni di euro.

Il Barcellona non ha chiuso a questa ipotesi e, anzi, vorrebbe chiudere quanto prima la vicenda. I margini di manovra sono ampi, anche grazie alla volontà dello stesso Rafinha, che ieri dopo il match contro l'Udinese ha dichiarato apertamente di voler restare a Milano, anche se questo non dipende da lui: "Non dipende da me, l’ho detto: io voglio rimanere qui. La mia testa è all’Inter. Spero che arriveremo alla Champions League".

Con la permanenza di Rafinha l'Inter farebbe un passo in avanti per cercare di ridurre il gap sulle squadre davanti. Il prossimo passo, poi, sarà il riscatto di Joao Cancelo dal Valencia.