In un territorio che sembra essere soggetto ad un "sortilegio" è difficile ribellarsi, la città di Crotone potrebbe vedere ben presto la scomparsa dell'ultimo baluardo a difesa dell'orgoglio cittadino, lo Stadio Comunale "Ezio Scida", casa del Crotone Calcio da quasi un secolo sembra destinato, salvo miracolose soluzioni politiche, ad ammainare la bandiera e cedere il passo a scelte tecniche discutibili per tempistica e mancanza di buon senso.

L'impianto di gioco della squadra rossoblu nella giornata di giovedì 23 agosto è stato infatti "chiuso" con la revoca dell'agibilità da parte della commissione di vigilanza pubblici spettacoli. Un atto dovuto, viste le prescrizioni formulate nelle scorse settimane dal Mibact presieduto dal dal Soprintendente Mario Pagano, che nel corso dei mesi ha più volte negato nuove proroghe all'utilizzo dell'impianto, per salvaguardare reperti presenti nell'area per i quali non risultano in programma scavi o valorizzazioni e che ad oggi resteranno così come da migliaia di anni abbandonati a se stessi.

Crotone Calcio, quale futuro?

Un colpo duro inferto al cuore dei cittadino e dei tifosi, una nuova ferita inferta ad una società che prova a ripartire dopo la retrocessione dalla Serie A dell'ultima stagione. Con la campagna abbonamenti aperta da pochi giorni la società dovrà valutare ogni strada per cercare di potere disputare in qualsiasi modo le sue gare interne nel suo stadio. L'alternativa, unica strada percorribile porterebbe la compagine rossoblu all'esilio forzato dalla sua terra non solo per l'intera stagione ma anche, laddove le prescrizioni rimanessero intatte, per molte stagioni a venire in attesa della costruzione di un nuovo impianto in un'area differente individuata dall'amministrazione comunale nella periferia della città.

A meno di due settimane dalla prima sfida casalinga contro il Foggia, in programma domenica 2 settembre alle ore 21:00, il Crotone potrebbe dover rivedere i suoi piani e trovare un'impianto capace di ospitarlo in tutta fretta fuori regione visto che gli impianti del territorio calabrese non soddisfano ad oggi i requisiti necessari per permettere la disputa delle gare di cadetteria, compreso lo stadio di Cosenza che è alle prese con i lavori di adeguamento utili a permettere la disputa delle gare casalinghe della squadra dei Bruzi, neopromossa in cadetteria dopo molte stagioni di Serie B.