Josè Mourinho e l'Inter, un grande amore, un profondo legame che probabilmente non finirà mai. L'allenatore portoghese, disoccupato dal 18 dicembre dopo la fine della sua esperienza alla guida del Manchester United, in queste settimane è approdato a BeInSports dove ricopre il ruolo di opinionista sportivo. In questa sua esperienza, però, l'ex tecnico del Chelsea non disdegna di raccontarsi e di svelare alcuni interessanti aneddoti sulla sua lunga e vincente carriera.
Nell'ultima intervista rilasciata all'emittente per la quale lavora attualmente, lo "Special One" ha affrontato diversi temi, spiegando le differenze tra i vari campionati in cui ha lavorato (dalla Serie A alla Premier League, passando per la Liga), soffermandosi sulla sua attuale avventura come commentatore tecnico per la televisione, e non dimenticando la "sua" Inter, la squadra con la quale è entrato nella leggenda nel 2010 conquistando lo storico Triplete.
Innanzitutto, parlando del presente, José Mourinho ha dichiarato di essere felice del suo nuovo e inedito impegno per BeInSports, anticipando di essere stato invitato a seguire una gara di hockey sul ghiaccio in Russia.
Nonostante ciò, siccome conosce bene se stesso, l'allenatore lusitano si è detto certo che già alla metà di marzo non sarà più contento di essere lontano dal campo, anche se non si è sbottonato sulla sua prossima destinazione. Infatti l'ex Real Madrid ha ribadito che, prima di accettare una proposta di lavoro, è necessario che prima analizzi e valuti tutta una serie di fattori, rivelando al contempo di aver già rifiutato tre offerte. Ed è proprio a questo punto che lo "Special One" ha ancora una volta speso parole dolci per l'Inter, definendo perfetto il suo approdo al club milanese soprattutto per le modalità con cui nel 2008 fu siglato l'accordo con l'allora presidente Massimo Moratti.
Mourinho: dall'accordo 'perfetto' con l'Inter alla frecciatina alla Juventus
Durante il suo intervento a BeInSports, parlando del futuro della sua carriera, ha dichiarato che, nel momento in cui apporrà la firma su un nuovo contratto, lo farà solo se ci saranno determinate condizioni che potranno renderlo "felice". A tal proposito, ancora una volta il tecnico 56enne ha avuto un pensiero dolce per l'Inter, rivelando che il suo avvento sulla panchina nerazzurra fu praticamente "perfetto" perché, dopo aver lasciato il Chelsea tra novembre e dicembre, stipulò il contratto con la società nerazzurra a febbraio ed ebbe ben quattro mesi di tempo per studiare a fondo ed imparare la lingua italiana, ma anche per informarsi sulla storia del club, sulla Serie A e sui suoi prossimi avversari.
Dunque, in ricordo della sua trionfale esperienza interista, anche in vista di un nuovo ingaggio dovrà avere il tempo per prepararsi al meglio e per sentirsi pienamente soddisfatto.
Restando sulla sua avventura italiana, José Mourinho non ha mancato di lanciare una piccola frecciata alla Juventus che in queste ultime stagioni sta dominando in lungo e in largo, e che al termine di quest'annata quasi certamente conquisterà l'ottavo scudetto consecutivo. Ebbene, secondo l'ex allenatore dell'Inter, oggi la Serie A è meno competitiva perché ci sono i bianconeri che già a settembre hanno in pugno la vetta della classifica, lasciando alle avversarie unicamente la competizione per il secondo posto. Invece, durante la sua esperienza in Italia, tutto era molto più complesso, poiché: "C'erano più squadre in grado di lottare per vincere".
Tra le avversarie più temibili di allora l'ex tecnico del Chelsea ha menzionato il Milan e la Roma, svelando però di essersi divertito nella nostra Serie A. Tra gli aneddoti più curiosi relativi alle sue prime partite alla guida dell'Inter, ha menzionato una gara contro il Genoa disputata a San Siro, ricordando che in quell'occasione i rossoblu si schierarono in campo con ben 5 difensori, costringendo di fatto lo "Special One" a cambiare in corsa e spesso sistema di gioco ma, nonostante ciò, gli avversari ogni volta si regolavano di conseguenza. Infine ha affermato di sentirsi un privilegiato perché in questi anni ha avuto l'opportunità di lavorare in grandi campionati come la Serie A, la Liga e la Premier League.