Cinque sconfitte e un pareggio strappato in extremis col Bologna nelle ultime sei giornate di Serie A, ultimo posto in classifica e una pioggia di infortuni che sembra non avere fine. Il Genoa naviga in cattive acque, nonostante la società provi a trasmettere fiducia nel futuro e nella speranza (chissà) che il neo-arrivato Mario Balotelli possa ritrovare in tempi brevi la forma psico-fisica migliore per trascinare la squadra rossoblù lontana dalle sabbie mobili della zona retrocessione. L'ennesima debacle interna con la Fiorentina (0-1 con rete di Gosens al 72° minuto) avrebbe, tuttavia, riaperto fra la dirigenza del Grifone qualche riflessione sull'allenatore Alberto Gilardino.

E starebbe spuntando nuovamente il nome di Davide Ballardini.

Gilardino in discussione

Sempre confermato e mai (ufficialmente) messo in discussione dai vertici del Genoa, Gilardino, nelle prossime settimane, potrebbe rischiare l'esonero dalla formazione ligure. Qualche voce di corridoio su un eventuale divorzio anticipato dal tecnico piemontese era già circolata intorno alla metà di ottobre, prima del match interno con il Bologna, pareggiato in rimonta dal Grifone che aveva recuperato il doppio svantaggio grazie a una doppietta di Pinamonti.

Adesso, un'altra squadra emiliana potrebbe rappresentare uno snodo cruciale per il Genoa e per il suo allenatore. Sembra, infatti, che se lunedì 4 novembre non dovesse arrivare una vittoria nello scontro diretto per la salvezza in casa del Parma, la dirigenza rossoblù potrebbe dare il via ad un avvicendamento in panchina, con Ballardini che sarebbe tra i principali candidati a rimpiazzare Gilardino.

Ballardini potrebbe tornare per la quarta volta al Genoa

In caso di addio anticipato a Gilardino e di ingaggio a stagione in corso di Davide Ballardini, per quest'ultimo si tratterebbe della quarta esperienza in carriera alla guida tecnica del Genoa. Ballardini è particolarmente apprezzato dalla Genova rossoblù perché, chiamato spesso (per non dire sempre) quando la squadra era in grossa difficoltà, è riuscito poi a risollevarla e a garantirle la permanenza in Serie A.

La storia tra Ballardini e il Genoa è cominciata nel novembre del 2010, quando ha sostituito in corsa Gasperini. La sua prima esperienza in rossoblù è stata segnata soprattutto dalla doppia vittoria (0-1 e 2-1) sulla Sampdoria nel derby della Lanterna. L'ultima avventura genoana, invece, risale al dicembre del 2020, quando ha sostituito il collega Maran.

Ballardini, in quest'ultima circostanza, ha preso in mano le redini di un Genoa penultimo in classifica con 7 punti e, almeno all'apparenza, a un passo dalla retrocessione in Serie B. L'allenatore ravennate è però riuscito a rilanciare il Grifone, portandolo alla salvezza con tre giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato, e chiudendo all'undicesimo posto in classifica con 42 punti. Adesso, se dovesse essere richiamato dalla società genoana, andrebbe ugualmente a ereditare da Gilardino una squadra ampiamente invischiata nella lotta per non retrocedere.

In questo periodo, dopo l'infelice esperienza con il Sassuolo (da subentrato) chiusasi nel giugno del 2024 con la retrocessione in Serie B dei neroverdi, Ballardini è libero.

La sua ombra si starebbe dunque (nuovamente) allungando sulla panchina del Genoa, a meno che Gilardino il 4 novembre, a Parma, non riesca a tornare a conquistare quel successo che ai rossoblù genovesi manca dal 24 agosto (seconda giornata di Serie A) quando Badelj e compagni si imposero in trasferta sul Monza per 1-0 con goal di Pinamonti.