Tanto inaspettato quanto grande è stato il pareggio del Napoli in quel di Liverpool. Uscire da Anfield con il risultato di 1-1 è stata una gioia sia per i giocatori che per i tifosi del Napoli, che non si aspettavano tale risultato. Tornati in città adesso i calciatori dovranno pensare a pagare le multe che gli sono state recapitate a casa per mezzo raccomandata da parte della società.
L'insubordinazione c'è stata ed è giusto che i calciatori, in quanto dipendenti, paghino, nonostante ciò molti azzurri sono contrariati dall'elevato importo della sanzione e non avrebbero intenzione di pagare la multa. Una parte dell'importo delle multe, scrive il quotidiano "Il Mattino" potrebbe essere devoluto in beneficenza.
Multe troppo salate, i giocatori non vogliono pagarle
Il Napoli torna in città questa mattina, dopo la pazza notte di Anfield. Gli umori sono migliori e gli animi più leggeri. Molti pensavano ad una nottataccia, all'insegna dell'oblio, e invece il Napoli, non solo ha retto la pressione di Anfield Road, ha messo sotto il Liverpool per un breve lasso di tempo passando in vantaggio grazie al gol di Mertens nel primo tempo.
L'ottima prestazione del Napoli rasserena gli animi e permette ai giocatori di arrivare più tranquilli all'incontro di venerdì con il presidente De Laurentiis. Una reazione forte, tanto richiesta dai tifosi, ed un atteggiamento grintoso che deve essere riproposto anche in Campionato. Nell'attesa dell'incontro con il presidente i giocatori dovranno preoccuparsi delle multe ricevute. In molti hanno ricevuto le sanzioni nella giornata di ieri e sono stati avvisati dalle rispettive famiglie. I giocatori che hanno ricevuto le multe più salate sono stati i principali protagonisti dell'ammutinamento: Insigne, Allan, Koulibaly, Mertens. I senatori si sono detti infastiditi da questa maxi-multa. Il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, nella giornata di lunedì avrebbe avuto un faccia a faccia con il ds del Napoli Cristiano Giuntoli, e facendosi portavoce della squadra avrebbe dichiarato l'intenzione di tutta la rosa di non voler pagare le sanzioni.
Il Napoli è subito corso ai ripari affidandosi all'avvocato Piacci, nominandolo arbitro della contestazione e Cristiano Giuntoli, Edo De Laurentiis e il tecnico Carlo Ancelotti come testimoni. La società ha concesso ai giocatori un termine: il 7 dicembre. Entro quella data dovranno dominare il loro difensore, nel caso volessero portare avanti questa decisione. Molti dipenderà anche da quanto succederà domani a Castel Volturno nell'incontro tra la squadra e la dirigenza del Napoli. I quotidiano odierni parlano di una possibile devoluzione, di una parte delle multe, in beneficenza. Richiesta avanzata a gran voce anche da una certa schiera di tifosi azzurri.