Dopo aver annunciato che potrebbe arrivare l'ok ufficiale alla ripresa degli allenamenti collettivi da lunedì prossimo, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sembra voler definitivamente smorzare i toni delle polemiche con i vertici calcistici. È stato lui stesso, infatti, durante l'informativa alla Camera, ad aver prospettato una ripartenza per il calcio italiano.
Spadafora: 'Il calcio riprenderà solo se in sicurezza'
Il Ministro è consapevole dell'importanza del calcio all'interno del Paese e non nasconde che siano in molti a spingere per una ripresa dei campionati. Una volontà dettata, secondo il membro del Governo, soprattutto da "ragioni sportive ed economiche". Non è nuova infatti la notizia di una discussione in atto tra la Lega Serie A e la piattaforma satellitare Sky, nata dalla scelta da parte dell'emittente di bloccare il pagamento dell'ultima rata per i diritti televisivi. Ragioni dunque non solo prettamente sportive ma anche economiche dato che, senza l'incasso proveniente dalle televisioni, molte società (già in crisi) potrebbero definitivamente chiudere i battenti.
Sarebbe quindi fondamentale ripartire per poter preservare il sistema attuale ma per Spadafora le esigenze economiche delle squadre non bastano come motivazione ed è lui stesso che spiega i punti fondamentali per ripartire: "Se il campionato riprenderà come tutti auspichiamo sarà grazie al fatto che ci saremmo arrivati mettendo tutto e tutti in sicurezza e non con la fretta irresponsabile o strumentale di chicchesia".
La Serie A ragiona sulle date per la ripartenza
Dinanzi all'apertura del Ministro, la Serie A non si è lasciata trovare impreparata ed ha iniziato a ragionare su una serie di date per completare gli ultimi dodici turni (più quattro recuperi) di questa stagione. Fondamentale sarà trovare il modo di terminare la competizione entro il 2 agosto (come stabilito dalla FIFA), lasciando spazio anche alle competizioni europee.
La data sulla quale molte società sembrano essere d'accordo è quella del 13 giugno. Laddove vi fosse il via libera alla ripartenza durante la seconda settimana di giugno, ci sarebbe abbastanza tempo anche per disputare le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia.
Alcuni giocatori ancora positivi al Coronavirus
Importante sarà quindi arrivare al 13 giugno senza nuovi casi di Coronavirus tra le squadre di Serie A. Un obiettivo non del tutto scontato dato che, pur registrando un numero elevato di guariti, risultano ancora positivi i casi registrati (ma rimasti anonimi) nelle rose della Fiorentina e della Sampdoria. Se la situazione non dovesse migliorare, il rischio di una definitiva sospensione potrebbe ritornare di attualità.