Il 28 maggio è stata una data importante per tutto il calcio italiano. Il governo, di concerto con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha ufficializzato la ripresa della stagione calcistica. Ci sarà dapprima spazio alla Coppa Italia, con le semifinali che dovrebbero disputarsi il 12 e il 13 giugno e la finale il 17 giugno. Dal 20 giugno ripartirà il campionato, con le giornate che si giocheranno ogni tre giorni.
Come scrive il Corriere dello Sport, il prossimo passo sarà quello di riaprire gli stadi ai tifosi. Tutto dipenderà dall'andamento della curva dei contagi ma per settembre si punterebbe a una riapertura graduale con il rispetto del distanziamento sociale.
Lecce, il presidente Sticchi Damiani lavora a riapertura stadio 'Via del Mare'
Come stabilito dal decreto Rilancio, riaprono spiagge, cinema, teatri, spa, i rifugi alpini, le palestre, le piscine, sagre e fiere. Le uniche strutture che rimarranno chiuse saranno proprio le scuole e gli stadi. Ma su quest'ultimi alcune società stanno lavorando a una riapertura graduale garantendo il massimo della sicurezza ai tifosi.
Sulla possibile riapertura dello stadio 'Via del Mare' di Lecce, il presidente della società pugliese Saverio Sticchi Damiani ha dichiarato: "Ci stiamo riflettendo, perché dopo la ripresa della Serie A è giusto fare un ulteriore passo in avanti". L'idea del massimo dirigente del Lecce è quella di fare una sorta di turnazione per i tesserati. Gli abbonati sono circa 20mila mentre la capienza dello stadio leccese è di circa 30mila posti. Sticchi Damiani ha aggiunto: "Credo sia una buona cosa offrire ai nostri tifosi un po' di spettacolo a turno, con le precauzioni dovute e con la garanzia della massima sicurezza".
Decreto Rilancio, limite massimo presenti è 300 al chiuso e mille all'aperto
Il decreto Rilancio ufficializzato dal governo Conte stabilisce che il numero massimo di spettatori presenti al chiuso deve essere di 300.
In caso invece di eventi all'aperto, il limite incrementa a mille persone. Intanto la prima nazione a livello europeo che aprirà gli stadi è la Polonia. Il premier Mateusz Morawiecki ha ufficializzato che dal 19 giugno ci sarà la riapertura degli stadi al 25% della loro capienza. Poi toccherà anche alla Serbia avallare la riapertura, in questo caso senza limiti di capienza ma con il rispetto del distanziamento sociale.
Intanto il mondo del calcio aspetta la ripartenza della Serie A, fondamentale anche dal punto di vista economico. Come dichiarato dal presidente della Figc Gravina, la sospensione forzata della competizioni nazionali dovuta all'emergenza virus ha recato alle società calcistiche italiane un danno economico di 500 milioni di euro. La ripresa garantirebbe al calcio italiano 200 milioni di euro, utili in questo momento di difficoltà economica.