Sembra giunta al capolinea la storia tra Gonzalo Higuain e la Juventus. Pesa troppo lo stipendio da 7,5 milioni l’anno e l'ultima stagione in bianconero, partita in maniera promettente, si è poi spenta nel quasi anonimato per il bomber argentino. Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Torino, si dovrebbe arrivare alla rescissione consensuale del contratto: le parti starebbero trattando per una buonuscita in suo favore, ma prima di lasciarlo andare la dirigenza vorrebbe assicurarsi un degno sostituto.

In cima alla lista del nuovo tecnico Andrea Pirlo ci sarebbe Edin Dzeko. Il 'Pipita' nelle sue stagioni a Torino ha certamente dato un contributo importante alla causa (66 gol in 149 partite tra campionato, Coppa Italia e Champions League), una delle marcature certamente memorabili è stata quella contro l'Inter, pesantissima per la conquista dello scudetto, nell'aprile del 2018 a San Siro. L’Inter era in vantaggio 2-1 prima dell'autogol di Skriniar che aveva ristabilito la parità. Alla Juve serviva un altro gol per mettere un tassello importante in classifica, praticamente decisivo per la conquista dell’ennesimo scudetto.

Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone era arrivato con precisione sulla testa di Higuain che lo aveva insaccato alle spalle di Handanovic: è stato il suo gol più importante in bianconero.

L’inizio esaltante dopo il record di gol con il Napoli

La storia di Higuain alla Juve non è stata comunque travolgente e, dopo un bellissimo inizio, ha avuto solo qualche picco di emozione, ma nulla di più nelle ultime stagioni. Quando è arrivato a Torino era l'attaccante più forte del campionato italiano dopo la straordinaria stagione al Napoli in cui aveva messo a segno 36 gol stabilendo il nuovo primato di marcature relativo ai campionati di Serie A a girone unico a 20 squadre. La famiglia Agnelli lo aveva pagato 90 milioni di euro.

Nelle prime giornate di campionato lasciò il segno con il gol alla Fiorentina alla prima giornata, la doppietta al Sassuolo alla terza e la rete decisiva al Napoli nello scontro diretto.

La Champions sfiorata e la cessione al Milan

La prima stagione in Serie A di Higuain è stata più che buona: 24 goal e ottime prestazioni in campo. Da aggiungere anche la cavalcata in Champions, con la doppietta decisiva nella semifinale di andata contro il Monaco. Poi il finale amaro di Cardiff, nella finale persa contro il Real Madrid. I primi dubbi hanno iniziato a girare attorno al Pipita, alcuni hanno iniziato a pensare che non fosse lui l’uomo chiave del progetto Juve per vincere anche a livello internazionale.

Poi la discesa: in Serie A le reti sono scese a 16, in Champions brutta prestazione contro il Real Madrid ai quarti di finale. La Juve decide di cederlo al Milan, anonima la sua parentesi in rossonero, e poi al Chelsea. La scorsa estate, tornato a Torino dopo il mancato riscatto da parte del club inglese, è stato dato con le valigie in mano più o meno fino all'avvio del campionato, ma l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juve ha cambiato le cose, il tecnico che lo aveva esaltato a Napoli gli ha concesso una nuova chance.

Epilogo vicino: la rescissione e il probabile arrivo di un sostituto

Quest’ultimo campionato è stato il riassunto dei primi due: ottimo inizio con un gol al Napoli, un nuovo colpaccio che gli ha consentito di 'punire' nuovamente l'Inter al 'Meazza' e la doppietta all’Atalanta.

Poi il lockdown, con il ritorno in Argentina e la voglia di restare in patria. Alla ripresa ha fatto molta panchina e nelle ultime giornate ha giocato solo pochi minuti. La Juve può fare anche a meno di lui, ma ci sono due nodi da sciogliere: i soldi e i tempi. Il Pipita non può andar via senza che prima arrivi un’altra punta. La Juve ha nel mirino il bosniaco Edin Dzeko, ma anche Milik sarebbe tra gli obiettivi di Paratici. Ci sarebbe già l'accordo di massima nel separarsi, ma i dettagli economici sono ancora in discussione.