L'Inter di Simone Inzaghi va meglio rispetto a quella di Antonio Conte? Finora si potrebbe dire proprio di sì. A dirlo sono il campo e i numeri.
Più d'una volta i nerazzurri si sono trovati quest'anno a dover rimontare una situazione di svantaggio, contro il Verona alla prima giornata e all'Artemio Franchi contro la Fiorentina. Prove di forza che hanno messo in evidenza la compattezza di un gruppo che sicuramente deve molto al precedente tecnico, ma che sembra avere nel gioco di quest'anno una marcia in più rispetto alla scorsa stagione.
Una squadra che non dipende più, data la cessione di pezzi da novanta come Hakimi e Lukaku, dai colpi dei singoli, ma che riesce ugualmente a fare risultato con giocate memorabili e un gran numero di realizzazioni.
Questo grazie anche e soprattutto a chi è stato bravo a scegliere i nuovi acquisti e a sostituire chi è partito con giocatori all'altezza che, fino a questo momento, hanno incantato per bravura e abnegazione. Vedi Dzeko e Dumfries.
Inzaghi meglio di Conte? I numeri dicono di sì
Siamo solo alla 5a giornata di campionato è vero, ma i dati sono chiari. L'Inter di Simone Inzaghi con le sue 18 reti realizzate e le sole 5 subite può considerarsi una vera e propria macchina da gol.
La scorsa stagione le realizzazioni erano state 5 in meno e le reti incassate 8. Questo evidenzia come il gioco di Inzaghi sia fatto non solo di folate offensive continue, ma anche di una certa solidità del reparto difensivo. Un reparto sicuramente già rodato, ma che non risente assolutamente del fatto che il tecnico nerazzurro voglia un'Inter decisamente a trazione anteriore.
Anche il numero di giocatori andati a segno quest'anno è superiore rispetto a quello del campionato scorso. A questo punto della stagione e con Simone Inzaghi allenatore sono già 11 giocatori ad aver segnato almeno un gol.
Non solo numeri, lo dice anche il gioco
In molti quest'estate erano scettici. Dopo un mercato che ha visto i dolorosi addii di Lukaku, Hakimi e dello stesso Conte si pensava che il gioco e i risultati dell'Inter non sarebbero più stati gli stessi.
I sostituti, entrati in punta di piedi e in un clima di forte scetticismo nella dimensione nerazzurra, stanno incantando il pubblico andando ad arricchire con le loro giocate, la loro forte professionalità e la propria esperienza (Dzeko su tutti) una squadra già forte.
Una forza dimostrata nuovamente in quest'avvio di campionato con le rimonte su Verona e Fiorentina. All'Artemio Franchi di Firenze si è visto un gruppo che, seppur andando sotto nel primo tempo, contro una compagine in salute come la viola, ha saputo reggere perfettamente l'urto.
Nel secondo tempo l'Inter di Simone Inzaghi è venuta fuori alla grande dimostrando una personalità e una forza che l'Inter di Conte spesso non è riuscita a sfruttare.
In molte partite della scorsa stagione si è vista infatti una squadra dal facile crollo di nervi e che più di una volta è dipesa dalla capacità realizzativa della LuLa.
Ora l'Inter dovrà affrontare l'Atalanta di mister Gasperini in uno degli incontri più interessanti della 6a giornata di serie A. Simone Inzaghi potrebbe far rifiatare titolarissimi come Barella e Lautaro Martinez in vista dell'impegno in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk.