In queste ore la Corte di Cassazione ha deciso che il processo sui conti della Juventus si terrà a Roma: è stata quindi accolta la richiesta dei legali degli ex dirigenti bianconeri che chiedevano lo spostamento a Milano o nella Capitale per questioni di territorialità.

Tutta questa vicenda era iniziata con le indagini svolte della Procura di Torino (la cosiddetta inchiesta Prisma), la quale nel novembre 2022 aveva dato il via ai procedimenti giudiziari che poi hanno portato la società bianconera a doversi difendere sia in sede civile che in sede di giustizia sportiva.

In sede di giustizia sportiva la Juventus ha cercato di arginare i danni il più possibile e la vicenda si è chiusa lo scorso giugno. La battaglia nei tribunali ordinari, invece, va ancora avanti e adesso gli eventuali illeciti saranno giudicati a Roma.

La decisione della Cassazione

Il 7 settembre la Cassazione ha deciso di accogliere la richiesta fatta dagli avvocati degli ex dirigenti della Juventus per una questione di incompatibilità territoriale. Infatti, l’inchiesta Prisma fatta dalla Procura di Torino, si è basata sui conti del club e sulle comunicazioni fatte in borsa, quindi gli ex dirigenti della Juventus hanno chiesto che il processo si svolga a Milano o Roma.

Infatti, nel capoluogo lombardo e nella Capitale si trovano, rispettivamente, la sede e i server della borsa italiana.

Insomma, la difesa dell’ex management juventino ha segnato il primo punto a suo favore, ottenendo lo spostamento del processo a Roma e quindi proprio nella Capitale verrà stabilito se ci siano stati eventuali illeciti.

La questione sportiva è già chiusa

Il club bianconero, comunque vada a finire il procedimento, non vedrà più cambiare le sue sorti in sede di giustizia sportiva. Infatti si tratta di due situazioni che viaggiano a due velocità diverse. La giustizia sportiva si basa su tempistiche differenti senza aspettare il verdetto in sede civile.

Le ripercussioni per la Juventus di fronte ai tribunali sportivi sono state pesanti, con i 10 punti di penalizzazione nella classifica di Serie A della scorsa stagione inflitti per la questione plusvalenze e il patteggiamento per la cosiddetta manovra stipendi.

Il club bianconero ha così visto sfumare l’ipotesi di andare in Champions League, in seguito l’Uefa ha escluso la squadra anche dalla Conference League.

Al netto di questo, per capire se effettivamente nei conti della Juventus siano stati fatti degli illeciti o meno occorrerà attendere le decisioni della giustizia ordinaria. In ogni caso un'eventuale assoluzione non cambierà le cose in sede sportiva, dove ormai la partita è definitivamente chiusa.