Nelle scorse ore la Corte di Giustizia Europea ha emesso la sentenza sulla Superlega, sancendo che la Uefa non può esercitare un monopolio sul calcio e che quindi sarebbe legale creare una competizione parallela gestita dai club. Si tratta di una sentenza che apre nuovi orizzonti nel panorama calcistico del continente e che potrebbe ridefinire in modo significativo il futuro delle competizioni europee.

A commentare la sentenza è stato intanto anche il giornalista sportivo Romeo Agresti, il quale ha deciso di utilizzare l'ironia facendo riferimento a una vecchia dichiarazione del presidente della Uefa Ceferin del 2021 che - facendo riferimento allo stop alla Superlega - affermò: "Una signora anziana del mio paese mi ha fermato ringraziandomi per aver fermato questa pazzia".

Il post pubblicato da Agresti sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea

"Dopo questa sentenza storica, in una giornata altrettanto storica, il mio pensiero va alla povera signora anziana di Lubiana", sono queste le dichiarazioni di Romeo Agresti sul suo account X.

Il giornalista sportivo ha dunque utilizzato l'ironia per commentare la sentenza facendo riferimento a delle dichiarazioni di Ceferin nel 2021.

Diversi utenti social hanno commentato il post, ad esempio un utente ha scritto: "Romeo, stai gasando". Un altro ha aggiunto: "Riporta alla Juventus Agnelli, Agresti".

L'attenzione della Corte di Giustizia Europea era focalizzata sul presunto regime di monopolio della UEFA e sull'accusa di abuso di posizione dominante, una situazione che ora pare destinata a cambiare radicalmente. La decisione della Corte sembra infatti indicare un superamento di questo monopolio, aprendo la strada a una maggiore competizione e autonomia decisionale per i club europei.

Le dichiarazioni del Ceo di A22 Sports

Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports, azienda che promuove il progetto Superlega, ha intanto dichiarato: "Abbiamo ottenuto il diritto di competere, ponendo fine al monopolio UEFA. Il calcio è ora libero, e i club possono plasmare il proprio destino senza la costante minaccia di sanzioni".

Questa affermazione riflettono un cambio sostanziale nel profilo della Superlega, ora guidata da A22 Sports, che ha trasformato la competizione da un'entità "elitaria" (come era nelle intenzioni originarie nel 2021) a una più orientata verso il merito sportivo, con l'obiettivo di delegare ai club una gestione indipendente degli introiti e garantire una maggiore trasparenza finanziaria.

La decisione della Corte di Giustizia Europea

La Corte di Giustizia Europea ha affermato che le regole imposte da FIFA e UEFA, che subordinano qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub alla loro approvazione preventiva, sono illegittime. Inoltre, il divieto ai club e ai giocatori di partecipare a competizioni non approvate da FIFA e UEFA è stato dichiarato illegale.

La Corte ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di un quadro normativo trasparente, oggettivo, non discriminatorio e proporzionato da parte di FIFA e UEFA. In particolare, ha sottolineato che le norme che conferiscono a queste organizzazioni il controllo esclusivo sull'aspetto commerciale dei diritti connessi alle competizioni calcistiche interclub rappresentano una restrizione alla concorrenza, data la loro rilevanza per i media, i consumatori e gli spettatori nell'Unione Europea.

La Corte ha evidenziato che, nonostante le specificità dell'esercizio economico dello sport, le organizzazioni sportive devono rispettare le regole della concorrenza e garantire le libertà di movimento. Ha inoltre rilevato che l'organizzazione di competizioni calcistiche fra club e lo sfruttamento dei diritti mediatici sono attività economiche soggette a tali regole.