Previsti risvegli assonnati per tutti coloro che, nella notte tra sabato 26 e domenica 27, si appresteranno a spostare di un'ora in avanti le lancette degli orologi. Fin dalla sua introduzione, si sa, l'ora legale è ladra di ben sessanta minuti di sonno, che quest'anno perderemo proprio in concomitanza con la Pasqua. Notevole sarà invece l'ammontare complessivo del risparmio energetico in termini di chilowatt e di denaro, nel 2015 pari novanta milioni di euro ca.

La storia

Ma quando e perché fu introdotta l'ora legale? Più o meno inconsciamente, l'uomo ha sempre regolato il suo ciclo sonno-veglia in relazione ai ritmi solari. A seguito dello sviluppo industriale, però, la necessità di limitare le attività giornaliere secondo un orario condiviso e convenzionale si è fatta incombente. Moderando il comportamento conseguentemente all'orologio, durante le stagioni calde era prassi che si perdessero ore di luce al mattino sprecando invece energia dopo il tramonto. Ponendo l'accento sull'inefficienza di questa condotta, l'inventore statunitense Benjamin Franklin fu il primo ‒ nel 1784 ‒ ad elaborare una soluzione che prevedesse l'avanzamento delle lancette in favore di un freno allo spreco di candele.

A distanza di oltre un secolo, il britannico William Willett propose nuovamente un'idea simile, che stavolta ‒ in un ambito di continue e pressanti restrizioni economiche dettate dalla Prima guerra mondiale ‒ trovando pieno accoglimento da parte della Camera dei Comuni. Così, nel 1916, il British Summer Time entrò finalmente in vigore, subito clonato negli Stati Uniti sotto il nome di Daylight Saving Time (lett. "risparmio di luce diurno").

Nei decenni di guerra successivi ancora molti paesi imitarono il Regno Unito, quando quella del risparmio energetico era allora esigenza prioritaria. In Italia l'ora legale fu accolta fino al 1920, per poi tornare a far fronte alla crisi del periodo bellico nei primi anni Quaranta, entrando in vigore definitivamente solo nel 1966. Nel 1996 l'ora legale ha finalmente ricevuto la 'benedizione' di tutti i Paesi europei.