In Sicilia, tra Catania e Messina, è stata inaugurata, da qualche settimana, la mostra itinerante "Il Castello delle Farfalle". Attraversando parte della regione, l'esposizione offrirà -fino al prossimo mese di ottobre-  la possibilità di ammirare, a distanza ravvicinata e in tutta la loro bellezza, alcune tra le specie più interessanti di lepidotteri, meglio conosciuti come farfalle. “Si tratta – assicurano gli organizzatori – di un’esperienza unica ed emozionante, la rara occasione per osservare le più belle farfalle tropicali, libere di volare intorno a te”.

E come dargli torto? Non è il solito slogan, né una più banale esposizione da collezionisti, il “Castello delle Farfalle” è un vero e proprio bio-museo, racchiuso in pochi mq, che racconta, mostrandolo, il ciclo vitale dello straordinario insetto. 

La mostra itinerante farà tappa a Castelmola fino a metà settembre

A Taormina prima, a Castelmola ora, e già nei prossimi giorni, in altre città della Sicilia, i più bei palazzi della regione stanno ospitando e continueranno a farlo, la singolare esposizione, che permette di imbattersi nei più disparati esemplari di farfalla tropicale. Prima di tutto è un percorso didattico quello che si nasconde tra le stanze degli edifici storici e che porta a scoprire l'intero ciclo di vita di uno degli insetti più apprezzati e affascinanti, ma è anche uno spettacolo di rara bellezza.

Un viaggio esplorativo che conduce alla scoperta della metamorfosi, catapultando lo spettatore nella breve esistenza della crisalide prima e della farfalla poi.  Ad accompagnare l'ospite in questo breve viaggio, che non smette di stupire a qualunque età, un team di esperti e biologi: i visitatori si immergono nell’habitat ideale ricostruito ad hoc, un ambiente umido e caldo dove le farfalle nascono, volano, mangiano, si accoppiano e si riproducono, fino purtroppo anche a morire.   “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori - è quello di istituire un “bio-museo” vivente, unico nel suo genere. Con rigore scientifico, ci si dedica all’informazione, all’educazione ambientale e alla sensibilizzazione sui temi della conservazione delle specie, della natura e delle sue risorse”.

Molti gli esemplari presenti

Dalla Monarca alla Morpho blu gigante, fino alla Farfalla civetta caligo, “a cui la natura – spiegano i promotori - ha disegnato una faccia di gufo per far spaventare i predatori”; criptiche, mimetiche e coloratissime sono tutte pronte a spiccare il volo per la prima volta, a cibarsi del nettare dei fiori e della polpa succosa dei frutti. In questo affascinante itinerario non è raro che splendidi esemplari si posino sui corpi degli ignari visitatori, meravigliati ed entusiasti nello scoprire questo piccolo, ma originale gioiello.