Molise - Solo da qualche giorno è reduce da stART, manifestazione culturale organizzata dall'associazione "Le Tre Torri" a Castelpetroso (IS), ma è già carico di nuove idee. Si tratta di Marco Rateni, alias MR landart (acronimo di My Rock Landart), 28 anni, campobassano, laureato in Architettura, progetta e realizza giardini artistici ispirati alle copertine di album musicali. Il suo lavoro, già apprezzato dai suoi concittadini, non è passato inosservato ai visitatori che hanno fatto tappa a La Fonte dell'Astore, durante l'appuntamento dedicato all'arte espositiva e alle performance live, che lo ha visto protagonista insieme ad altri artisti emergenti.

Nelle sale dell'hotel di Castelpetroso (IS), tra spazi dedicati ai vari artisti e momenti di canto, ballo e body painting, l'opera del giovane progettista molisano ha affiancato le sculture dell'artista Valeria Vitulli di Larino. I visitatori sono rimasti decisamente colpiti dall'installazione di Rateni, ispirata all'album "A Twisted Christmas" della band hard rock americana Twisted Sister.

Ed è proprio con il diretto interessato che abbiamo voluto parlarne.

Intervista a Marco Rateni

Materiali naturali e interamente riciclabili, come nasce questa originale installazione?

Per questa manifestazione ho scelto di utilizzare materiali leggeri che mi permettevano di montare e smontare la composizione senza troppo lavoro.

Il prototipo di giardino, quindi, si componeva di teli in canapa tinteggiati di rosso con vernice ecologica, segatura, muschio, ghiaia, due piantine di Carex Evergold, corteccia di pino e modelli di sedute a forma di lampadine per richiamare i colori della copertina di riferimento, "A Twisted Christmas", della band hard rock americana Twisted Sister.

Nell'osservare l'opera, qualcuno vi ha visto un'idea di città metafisica, qualcun altro ha affermato che queste tipologie di progetti dovrebbero essere prese molto di più in considerazione da amministrazioni o ambienti artistici quali musei di arte contemporanea.

I visitatori hanno potuto conoscere anche l'app Android MR landart e il portale mrlandart.com, sviluppati con i due informatici campobassani Carlo Branca e Giordano Cardillo.

Sì. In particolare, l'app funge da tramite tra l'ascoltatore e il giardino. Scansionando il QR Code presente all'interno dell'installazione, ci si ritrova immersi tra le note rockeggianti di "Heavy Metal Christmas". Tutti i sensi sono coinvolti: la vista dei colori e delle forme, l'udito derivante dalla scansione dei QR Code, il tatto tramite la percezione dei materiali, e l'olfatto con il profumo emanato dalle piante utilizzate.

In questo momento in cui il Comune di Isernia sta finanziando opere di riqualificazione del verde urbano, lei cosa suggerirebbe all'amministrazione per rendere più appetibili alcune aree della città?

Poche settimane fa, ho avuto modo di conoscere il proprietario della Galleria Cent8anta, Gennaro Petrecca, e il musicista Giordano Carnevale, che mi hanno parlato del Tetracordo Jazz Festival.

Questo si tiene nel mese di luglio, e riunisce musicisti provenienti da tutto il mondo. Il collegamento tra la manifestazione e la valorizzazione degli spazi degradati potrebbe avvenire realizzando quelle che sono le copertine degli album di questi stessi musicisti. So che nel corso degli anni si è discusso molto della riqualificazione dell'area della stazione ferroviaria, e che sono anche stati presentati dei progetti pregevoli per la creazione di un parco urbano. Si potrebbe partire proprio dalla realizzazione di piccoli spazi da donare alla cittadinanza, come tasselli per arrivare alla visione completa e conclusiva. Ad esempio, nei mesi scorsi ho lavorato ad una proposta consegnata al Comune di Campobasso per risistemare le fioriere di Piazza Vittorio Emanuele II, ricreando 14 copertine (nelle 14 fioriere appunto) di soli artisti molisani.

Quest'idea potrebbe essere riproposta e adattata anche nel Comune di Isernia per valorizzare il patrimonio culturale del nostro territorio.

Tutto ciò migliorerebbe gli spazi urbani…

Non si tratta solo di migliorare esteticamente i luoghi in cui viviamo, ma di renderli "emozionanti", ovvero: generatori di ricordi. Dei luoghi di incontro e di evasione dagli affanni che la frenetica vita moderna ci comporta. E questo grazie alla musica. La natura ritroverebbe, così, il suo ruolo primario all'interno del contesto urbano e della vita quotidiana degli isernini.

Ma Marco non si ferma qui, sono tanti i progetti in cantiere. Qual è il prossimo appuntamento che l'attende?

A fine mese inizierò i lavori per il #giardinozaiet.

In Piazza Risorgimento, a Frosinone, andrò a realizzare le copertine degli artisti che nel corso degli anni si sono esibiti allo "Zaiet Fest", un festival di musica che si tiene ogni anno in ricordo di Matteo Fontana, giovane di 23 anni morto a causa di una leucemia. Credo che sia bene sottolineare come esempi di questo tipo ci ricordino come la vita vada vissuta al meglio, in ogni istante.