Bea, la "bimba di pietra",incontra e riceve una carezza da Papa Francesco, per mamma Stefania e papàAlessandro un' emozione irripetibile, anche se durata pochi minuti, il tempo diqualche parola ed una carezza.

"È stata un'emozioneindescrivibile - raccontano Alessandro e Stefania Naso -. Siamo credenti anchese non andiamo a messa regolarmente. Di questo Papa ci ha immediatamentecolpito l'affetto che dimostra quando si trova di fronte a persone chesoffrono, anche stravolgendo il cerimoniale. Anche Bea lo ha visto tante voltein televisione chinarsi su bambini malati; insieme a lei abbiamo visto ilmomento dell'elezione: "Habemus Papam".

E ieri, quando si è piegato proprio difronte al suo passeggino, i suoi occhi si sono illuminati».

Il 4 mattina sul sagratodi piazza San Pietro a Roma, Papa Francesco accarezza, chinandosi sul suopasseggino, Beatrice Naso, soprannominata la "bimba di pietra" perché affetta daun male davvero unico e misterioso, di cui non si conosce nulla, che calcificale ossa impedendo a Beatrice di compiere qualsiasi movimento.

La piccola Bea, di 4 anni appena, è quindirigida, vive dalla nascita in un corpo che le impedisce qualsiasi movimento,Beatrice Naso non può piegare le braccia, le gambe e non può voltare la testa,il male le è stato diagnosticato a 7 mesi i vita. I genitori ricordano le frasidei medici "un'anomalia genetica mai vista prima, che calcifica tutto ciò cheavvolge le articolazioni".

Mamma Stefania e papàFrancesco per cercare supporto ed aiuti hanno anche aperto un gruppo su Facebook "ilmondo di Bea", dove ora è visibile anche la foto dell'incontro tra Beatrice ePapa Francesco, il Pontefice, dice papà Francesco, si è avvicinato a Beatrice e le hadetto "Quanto sei bella" e poi le hadato un bacio.

Beatrice dal canto suo,sebbene sia stata definitita per questa strana malattia la " bimba di pietra",in realtà è una bimba di emozioni straordinarie, Beatrice può infatti muoveregli occhi e sorridere proprio come ha fatto con Papa Francesco.

I genitori della piccolaBea hanno consegnato al Pontefice una sorta di dossier contenete tutto il trascorso diBeatrice nella speranza, aggiungono, che "lui, o qualcuno in Vaticano, legga queifogli e possa darci una mano".

Purtroppo nonostante l'attenzionedata dai media alla particolare storia di Bea, papà Alessandro dice: "non sonostati fatti progressi sulla cura.

La sua malattia resta purtroppo misteriosa",da Milano, forse una piccola speranza, pare infatti che alcuni ricercatori stiano provando astudiare il caso, almeno per stabilire le cause di questa strana malattia.