La strage accaduta nella miniera di Soma, in Turchia, può ora dare dei dati certi. Sono state infatti in queste ore, concluse le operazioni di soccorso ai minatori che erano ancora bloccati sotto le macerie.

I morti sono 301

Il numero dei morti può essere segnato a tabellino e ha dell'incredibile, si contano ben trecentouno vittime. A renderlo noto è il ministro dell'Energia, Taner Yildiz.

Il ministro fa sapere che ora la miniera sarà perlustrata una seconda volta così da non lasciare nulla di intentato. Il ministro sottolinea anche che quattrocentoottantacinque, sui circa settecento operai che si trovavano in miniera al momento dell'esplosione, sono stati, grazie ai soccorritori, in grado di uscire vivi da quella montagna di detriti che li stava inghiottendo.

Continuano le proteste contro Erdogan

Sono state tre lunghe giornate per i soccorritori che hanno dovuto troppo spesso trascinare fuori dalle macerie i corpi esanimi di chi è morto per lavorare. I turchi oggi continuano a mostrarsi un popolo duro e difficile da piegare ed incessanti continuano ad incalzare il premier Erdogan, con le proteste che lo vogliono fuori dal proprio ufficio.

Durante la notte è stato incessante il lavoro di contenimento svolto dalle Forze dell'ordine che si sono trovati a dover sedare una manifestazione a Soma, città dell'accaduto, in cui si chiedevano le dimissioni di Erdogan. Anche Istanbul è stata in fermento e la polizia ha dovuto mettere a tacere la veglia funebre, a lume di candela, per i morti in miniera.

Sono stati posti agli arresti anche alcuni legali che hanno tentato, invano, di avvicinarsi alle famiglie delle vittime per convincerle a sporgere denuncia contro chi non ha controllato e assicurato gli standard di sicurezza lavorativa necessari.