L'efferato omicidio di giovedì notte svoltosi a Santhià, nel vercellese, per cui hanno perso la vita tre persone due coniugi anziani ottantenni, Tullio e Tina e la figlia dei due, Patrizia, cinquantaduenne. Trovare l'omicida non è stato difficile il nipote della coppia, Lorenzo Manavella venticinque anni, poche ore dopo con i vestiti pieni di sangue si è costituito a Venezia.
Sette ore di interrogatorio
Oggi il giovane pallavolista è stato sottoposto a sette lunghe ore di interrogatorio dagli inquirenti, nel tentativo di ricostruire la dinamica dei fatti avvenuti la notte di giovedì.
Nonostante resti agli arresti il giovane si è mostrato favorevole ad una collaborazione con gli inquirenti. Agli inquirenti è bastata una sola frase per riuscire a contestualizzarceli drammatico avvenimento "Ho perso la testa". Una dichiarazione che ha ancora il sapore della disperazione per aver fatto qualcosa ormai incontrollabile. Ora il venticinquenne è posto agli arresti con l'accusa di omicidio plurimo e rapina aggravata.
Procura: 'Momento di follia'
La procura ipotizza che si tratti di un "momento di follia" in cui il giovane intendo, molto probabilmente, ha rubare in casa dei nonni appena scoperto dall'uomo ha reagito in preda al panico. L'impulso che per gli inquirenti, che al termine dell'interrogatorio lo hanno definito "sconvolto, ritengono che "il raptus omicida riconducibile alle droghe".
Da un diverbio, racconta Lorenzo, ha impugnato di istinto il coltello con cui ha inseguito ucciso i nonni e la zia.
La rabbia del padre
Dopo la perdita dei genitori e la morte di una sorella per mano di proprio figlio ha chiedere chiarezza è il padre di Lorenzo, Gianluca Manavella, che chiede agli inquirenti di mettere suo figlio spalle al muro e di farlo parlare chiede di sapere cosa è successo quella notte, prosegue, "voglio sapere tutto".
Continua a parlare nella delusione di un padre che adorava il proprio figlio, da ex campione di pallavolo pronuncia la più dolorosa frase che possa uscire dalle labbra di un padre, "ho perso la partita più importante della mia vita".