Ancora case di cura "dell'orrore" riempiono le pagine dei nostri quotidiani. Stavolta si tratta di una casa di cura in cui le indagini andavano avanti da un bel pò. La polizia di stato di Rovigo è riuscita a scoprire un vero e proprio lager per i pazienti che quotidianamente erano sottoposti a maltrattamenti, schiaffi, tirate di capelli, pugni, spintoni e umiliazioni molto pesanti. Le forze armate hanno dunque eseguito nella giornata di ieri ben dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli operatori degli "Istituti Polesiani" di Ficarolo, un piccolo comune di Rovigo.

Calci, schiaffi e pugni per i pazienti infermi

Già dall'anno scorso alcuni parenti avevano notato lividi sui loro pazienti che andavano ben oltre un semplice graffio fatto involontariamente. A subirne le conseguenze più brutali erano i pazienti inermi che andavano curati a vista. La funzionalità della struttura sanitaria era quasi considerato un modello dalle altre cliniche prima di scoprire cosa si celava dietro tutta questa efficienza. Per congedare i parenti che notavano i loro cari maltrattati e dal viso sempre cupo, veniva utilizzata una scusa classica. La scusante erano le precarie condizioni fisiche che derivavano dalle loro infermità psichiatriche e motorie.

Le indagini non si fermeranno qui poiché si accerterà anche l'eventuale responsabilità di altre persone che possano essere state coinvolte ad operare in questo lager.

Oltre ai dieci arrestati dalla squadra mobile della questura di Rovigo, altre cinque persone non sono state arrestate ma, tutti, indistintamente, sono chiamati in causa in qualità di infermieri, medici e operatori sanitari che avrebbero maltrattato i loro pazienti incapaci di difendersi.

Zaia: "Se è vero, la clinica verrà immediatamente cancellata"

Arrivano subito le parole di vicinanza del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, che comunica di applicare una tolleranza zero alla struttura sanitaria se ci sarà una conferma dei fatti che hanno incastrato i componenti della clinica. Per Zaia, però, i fatti esposti appaiono già come sufficienti per cancellare la struttura da qualsiasi rapporto con il pubblico.