L'Ebola continua a mietere vittime così i Governi africani che si trovano in zona a rischio contagio prendono provvedimenti per salvaguardare la propria popolazione. Primo fra tutti il Kenya che oggi ha deciso di chiudere le frontiere e di impedire a chi non sia un medico di entrare all'interno del Paese dalla Guinea, dalla Liberia e dalla Sierra Leone. Intanto nel resto del continente si manifesta una situazione critica. La decisione del Kenya e della Kenya Airways, che già aveva tagliato i voli provenienti e diretti verso i tre Paesi che sono stati colpiti a pieno dal virus, è stata presa per preservare la popolazione dal rischio di contagio per quanto ciò è possibile.

Le barriere di ingresso in territorio keniota saranno alzate sia per gli ingressi via aerea, via terra e via mare. Gli unici a cui sarà permesso di entrare all'interno del Paese saranno i medici che si troveranno sul territorio per necessità legate al virus, il Governo keniota assicura che anche loro saranno, prima dell'ingresso, sottoposti ad accurati accertamenti e in caso di contaminazione posti sotto quarantena.

Nel resto del continente africano è il caos

Mentre in Kenya e nel resto del mondo si iniziano a prendere le dovute cautele per evitare che il virus si trasformi in una calamità, nei Paesi colpiti dall'Ebola si continua a lottare per cercare di debellarla e si rende meno dolorosa la morte a tutti coloro che sfortunatamente hanno contratto il letale virus.

In Liberia la tensione è alta e le poche strutture sanitarie presenti sul territorio si trovano in una profonda crisi. L'ospedale della capitale ha, infatti, superato di oltre cinquanta unità la capienza massima di pazienti ospitabili, si punta così all'apertura immediata di un nuovo centro che fornisca 120 letti che risulteranno comunque pochi data la gravità dell'emergenza. In Nigeria si manifesta in questi giorni invece un vero e proprio esodo del personale medico terrorizzato dal terribile virus Ebola, a renderlo noto è il quotidiano Punch.