L'ennesima falla del sistema di sicurezza del Secret Service in realtà risale a qualche giorno prima delle due intrusioni alla Casa Bianca, che già avevano suscitato molte polemiche e dubbi sulle capacità degli agenti predisposti a vigilare sulla vita della famiglia Obama. Secondo quanto riportato dal quotidiano Washington Post, il presidente degli Stati Uniti si era recato ad Atlanta, in occasione di un vertice sugli interventi dell'America in merito alla diffusione del virus Ebola.

In quel caso, il presidente degli Stati Uniti si è trovato in un ascensore con un uomo armato e con precedenti penali.

Quell'uomo svolgeva il suo lavoro come contractor, ovvero guardia giurata, per un'agenzia che fornisce servizi di sicurezza presso la sede dell'organismo di controllo sulla sanità pubblica e prevenzione delle malattie, il Center for Disease Control and Prevention, edificio in cui si sarebbe svolto l'incontro con Obama. Trovatosi in ascensore con il presidente americano, si rifiutò di smettere di filmare Obama col proprio smartphone effettuando riprese non autorizzate, un comportamento anomalo e poco professionale che ha allertato gli agenti del Secret Service, che non sapevano che l'uomo fosse in possesso di una pistola.

Gli sono state così poste molte domande e, a seguito di un controllo sugli archivi nazionali, è risultato che la sua fedina penale non fosse tra le più limpide. A suo carico risultavano gravi precedenti penali, cioè tre condanne per assalto e percosse. La società per cui lavorava gli ha fatto immediatamente consegnare l'arma ed è stato licenziato in tronco.

A quanto pare, a Obama non fu riferito nulla sull'accaduto, mentre la responsabile dei servizi di sicurezza del presidente, Julia Pierson si è assunta ogni colpa in merito agli spiacevoli recenti eventi, promettendo di effettuare una revisione di tutte le procedure di sicurezza, nella speranza di riacquistare la fiducia del popolo americano e dell'opinione pubblica.

Il senatore repubblicano Jason Chaffetz ha rivolto subito un duro commento nei confronti della negligenza degli agenti della sicurezza del presidente, sottolineando la gravità dell'evento e il rischio a cui è stato sottoposto Obama.