Il 29 ottobre ha preso il via grazie al Comune di Monza la campagna Tenga il Resto creata per diffondere e incentivare ma soprattutto sensibilizzare i monzesi contro lo spreco di cibo, che vede come problemi indotti anche il dispendio di energia necessaria per produrlo e il consistente aumento degli avanzi soprattutto nelle attività commerciali. La campagna Tenga il Resto è il primo atto concreto dopo l'approvazione del comune monzese della Carta contro lo spreco alimentare e vede coinvolti esercenti della ristorazione che si preoccuperanno di contrastare questo fenomeno fornendo ai clienti vaschette di alluminio con il cibo ordinato ma non consumato completamente; una sorta di doggy bag quindi come succede già da anni all'estero.
Le vaschette (circa 4.000 per ogni attività aderente per un totale di 100.000) sono già state distribuite dal Comune di Monza alle attività aderenti all'iniziativa, in collaborazione con la Confcommercio cittadina e con la CiAl (consorzio no profit per il recupero di imballaggi di alluminio); la campagna durerà un anno e prevederà ulteriori distribuzioni di vaschette a seconda delle necessità degli esercenti che per ora sono solo 25. Ne sarà monitorato costantemente l'andamento sia grazie al conteggio del numero di vaschette consegnate ai negozianti ma soprattutto verificando quale consistenza avrà la reale riduzione dei rifiuti deperibili durante la raccolta settimanale.
Sul sito del comune di Monza il dettaglio delle attività che partecipano all'iniziativa.
Secondo la FAO lo spreco di cibo a livello mondiale ammonta a 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti e viene prodotto da due fasi del ciclo di vita alimentare: il food losses è lo spreco determinato dalle fasi di produzione come semina, raccolta, coltivazione, prime fasi di lavorazione agricola; il food waste è determinato dalle fasi successive come lavorazioni industriali, consumo finale e distribuzione. Quali sono i numeri dello spreco del Bel Paese? Si stima che ogni italiano butti via ogni anno circa 130 kg di alimenti; una situazione insostenibile secondo quanto afferma anche l'assessore Francesca dell'Aquila che ci ricorda che Monza è la prima città in Italia, dopo il precedente esperimento di Rimini, a promuovere e sostenere una campagna così massiccia contro lo spreco di cibo.