Dovrebbe giungere oggi pomeriggio il verdetto per quanto riguarda il processo d'appello bis per l'omicidio di Garlasco. L'unico imputato con l'accusa di aver ucciso Chiara Poggi il 13 agosto di sette anni fa, è l'allora fidanzato Alberto Stasi. Il procuratore generale ha chiesto per Stasi la condanna a 30 anni di reclusione per omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà, mentre la difesa ha chiesto nuovamente di giudicarlo innocente, in quanto mancano le prove che sia lui il colpevole.

Attesa per la sentenza sull'omicidio di Chiara Poggi, Alberto stasi unico imputato: il processo

Ad eccezioni di imprevisti, la sentenza per l'omicidio di Garlasco dovrebbe essere nota nel pomeriggio di oggi 17 dicembre. L'udienza è già iniziata da qualche ora, ed in aula sono presenti Alberto Stasi e la famiglia di Chiara Poggi: la madre Rita, il padre Giuseppe ed il fratello Marco. Tutti in attesa di conoscere la sentenza sull'omicidio che 7 anni fa sconvolse Garlasco. Sono trascorsi ben 5 anni da quando Alberto Stasi era stato assolto in primo grado, ed oggi la Corte d'Appello dovrà stabilire se è stato Stasi ad assassinare la sua fidanzata Chiara Poggi.

La sentenza odierna porrà la parola Fine al processo bis di II° grado, celebrato nuovamente poiché la Cassazione aveva reso nulla l'assoluzione precedente di Alberto Stasi, in quanto serviva "rivalutare e rileggere" gli indizi contro Stasi. È infatti stata posta sotto sequestro una bici da donna di colore nero, di proprietà della famiglia Stasi, ed è stato analizzato il bulbo d'un capello che è stato trovato nella mano di Chiara Poggi. Inoltre è stato richiesto a Stasi di ripetere l'esame della camminata che lo studente fece quel giorno, includendo anche i primi due gradini della scala dove è stato scoperto il corpo privo di vita della ragazza. Ricordiamo che le scarpe che indossava Alberto Stasi sono state trovate completamente pulite senza alcuna traccia di sangue.



Le scarpe pulite, le impronte e i graffi di Alberto Stasi: verso la condanna per omicidio a 30 anni?

Ma non sono solo la bici da danna e l'impossibilità ad avere le scarpe non aventi traccia di sangue a pesare contro Alberto Stasi. Le impronte di quattro dita sporche di sangue sono state lasciate dall'omicida sul pigiama della ragazza. A darne prova c'è una foto che è stata fatta vedere in aula, e che secondo l'accusa sono la prova che Stasi si lavò le mani sporche dopo l'omicidio, lasciando una sua impronta sul contenitore di sapone liquido. Un secondo elemento contro lo Stasi sono due graffi che alcuni carabinieri notarono sul suo braccio: secondo il pg sono stati causati da una colluttazione con Chiara. Secondo l'accusa ci sono ben 11 gravi, concordanti e precisi indizi contro Alberto Stasi, per i quali il ragazzo dev'essere condannato a 30 anni di carcere.