"Una ragazza dolcissima, amante della famiglia, dei suoi figli e del marito. Ciò che doveva dire te lo diceva in faccia". Lo ha dichiarato all'Agi Francesco Panarello, padre di Veronica e nonno del piccolo Loris Stival, assassinato ad appena otto anni in Sicilia, a Santa Croce Camerina (in provincia di Ragusa) il 29 novembre scorso. Il ragazzino sarebbe stato ucciso dalla madre, Veronica Panarello, che dopo aver strangolato ha occultato il cadavere al vecchio mulino; la donna resta ancora rinchiusa nel carcere agrigentino di contrada Petrusa in attesa dell'udienza sulla richiesta di scarcerazione davanti al tribunale del riesame catanese prevista il 31 dicembre prossimo.

In questi giorni impazza il dibattito su Facebook tra innocentisti e colpevolisti, scontri e polemiche anche tra parenti.

Delitto Loris Stival, nuovi scenari, papà Veronica: non è stata lei, cercate bene omicida in famiglia

Intanto, a prendere ancora una volta le difese della mamma siciliana presunta infanticida è il padre di Veronica Panarello. "Mi figlia è una ragazza dolcissima", ha dichiarato il nonno di Loris Stival all'Agi. Veronica, ha aggiunto "è amante della famiglia, specie - ha sottolineato Francesco Panarello - dei suoi figli e del marito. E ciò che doveva dire - ha aggiunto - te lo diceva in faccia".

Il papà di Veronica Panarello reclama l'innocenza della figlia e avanza sospetti inquietanti sul presunto infanticida che secondo lui deve ancora essere individuato. Quali sospetti? Non fa nomi, ma dice: "Penso a qualcuno molto vicino alla famiglia". Nell'intervista concessa all'agenzia di stampa Agi il nonno materno di Loris Stival parla anche della storia d'amore nata tra la figlia Veronica e il genero Davide Stival che considera una persona perbene e disponibile ed esclude che ultimamente ci fossero problemi in famiglia: "Non è vero niente - ha detto il signor Panarello - era una famiglia molto felice".

Caso Loris Stival, scarcerazione Veronica: attesa per l'udienza al tribunale delle libertà

Intanto cresce l'attesa per l'udienza sulla richiesta di scarcerazione davanti al tribunale delle libertà di Catania avanzata dall'avvocato Francesco Villadita, difensore di Veronica Panarello.

Il legale per la sua assistita presunta omicida chiede la scarcerazione senza subordinate come per esempio gli arresti domiciliari, il divieto di espatrio, l'obbligo di dimora o altro genere di misure cautelari meno afflittive rispetto alla detenzione in carcere. Mel corso dell'udienza, che si svolgerà a porte chiuse, il tribunale del riesame valuterà l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Claudio Maggioni, che ha anche convalidato il fermo eseguito da carabinieri e polizia. Secondo l'accusa è consolidato il quadro indiziario a carico della donna, e persistono i rischi di fuga e di reiterazione del reato; secondo la difesa non ci sono prove, il quadro indiziario è carente e non sussistono gli indizi di colpevolezza.

Cosa decideranno i giudici del tribunale del libertà di Catania. Dal primo gennaio 2015 rimetteranno in libertà la mamma presunta infanticida di Santa Croce Camerina? Su Facebook sono migliaia i commenti e diverse la pagine dedicate al delitto del piccolo Loris Stival. Il nonno del bimbo strangolato con delle fascette di plastica, Andrea Stival, ha denunciato ieri alla polizia postale la pagina Facebook intitolate "Veronica Panarello è innocente", chiedendone la rimozione.