Giungono delle notizie importanti sulla vicenda di Elena Ceste. Sembra ormai assodato che i resti della donna saranno riconsegnati alla famiglia dopo le vacanze natalizie, quindi probabilmente i funerali si svolgeranno a gennaio. Secondo quanto scrive La Nuova Provincia di Asti, gli esami autoptici e tossicologici sul corpo della 37enne di Motta di Costigliole d'Asti sono stati completati e a quanto pare, per chi aspetta da questi una svolta, dalle analisi non sembra emerso nulla di sconvolgente.
Dall'inizio, era risultato chiaro, che quel corpo era rimasto troppo tempo immerso tra acqua e fango e l'avanzato stato di decomposizione non ha permesso di indagare a fondo sulle possibili cause della morte.
A dirlo è anche il medico legale Roberto Testi, che non si è ancora sbilanciato sui risultati finali, ma fa capire come da questi non siano emersi dati risolutivi. Gli esami tossicologici sono risultati negativi, Elena non aveva assunto veleni, droghe o farmaci, così come era stato appurato che nel corpo della donna non erano presenti fori di proiettili o tagli.
Lo stesso medico, rimane cauto ma parla di tre possibili cause, già paventate molte volte. Elena Ceste potrebbe essere stata uccisa, ma ancora una volta non si esclude il suicidio o un incidente. Il mistero rimane. A questo punto neppure l'autopsia è riuscita a dire la verità sulla morte della donna e questo caso potrebbe rimanere insoluto.
Sempre il medico legale afferma che le probabilità che ad ucciderla sia stato il marito sono alte dal punto di vista numerico, ma anche qui la certezza non c'è. Il timore, per tutti, è la morte della povera Elena Ceste rimanga davvero un caso insoluto. Il marito Michele Buoninconti, intanto, secondo le frasi riportate dal Mattino, avrebbe riferito al medico di base che la moglie da tempo sentiva delle voci.
Anche una sensitiva chiamata in causa aveva paventato la possibilità che quello di Elena potesse un suicidio di una donna sola e confusa. Se davvero l'autopsia non darà risultati utili e il funerale sarà a gennaio senza un perché, per la sua morte, il rischio è che la famiglia non avrà mai la certezza su quello he davvero accadde ad Elena la mattina del 24 gennaio scorso.