Finalmente libere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria. In un tweet Palazzo Chigi conferma la notizia, che rimbalza su tutte le Tv nazionali. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sarà a Ciampino nella notte, ad attendere il rientro in Italia delle due cooperanti. Si tratterranno a Roma il tempo necessario per essere ascoltate in Procura e riferire circa gli oltre quattro mesi trascorsi con i sequestratori.
Espletate le formalità del caso rientreranno a casa.
E' naturale la felicità delle famiglie ed anche il sollievo del governo, per aver risolto il caso e riportato a casa Greta e Vanessa. Il leader della Lega Matteo Salvini, però, polemizza sul presunto riscatto di 12 milioni di euro versato ai sequestratori ed esordisce con "sarebbe uno schifo!". La notizia della liberazione di Greta e Vanessa era stata tweettata da Al Jazeera nel pomeriggio. Le ragazze, nelle ultime settimane, erano detenute dall'ala siriana di Al Qaida ad Aleppo. Era il 31 luglio 2014 quando delle due ragazze, arrivate ad Alabsmo (nei pressi di Alesso), si persero le tracce.
Erano entrate in Siria, da Atma, tre giorni prima, per seguire il progetto horryaty (da loro fondato), che in arabo significa "libertà".
Per cinque mesi le notizie si susseguono e si accavallano circa la sorte di Greta e Vanessa, fino al video, comparso su youtube il 31 dicembre, dove compaiono le due cooperanti che lanciano un appello al Governo italiano, chiedendo di intervenire per salvarle. Vanessa Marzullo, 21 anni, iscritta a Mediazione Linguistica e Culturale. Studia la lingua araba. E' una volontaria dell'Organizzazione Internazionale di Soccorso e segue la crisi siriana dal 2012. Greta Ramelli, 20 anni, fin da giovanissima si dedica al sociale. Nel 2011 trascorre 4 mesi in Zambia, lavorando come volontaria con i malati di AIDS. Nel dicembre 2012 va a Calcutta, sempre come volontaria e lavora presso Kalighat (nella struttura delle suore missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa).