Non si fermano le indagini per cercare di scoprire il colpevole della morte di Andrea Loris Stival, il bimbo di Santa Croce Camerina morto strangolato e ritrovato nella zona del "Vecchio Mulino". Il piccolo ha subito una morte atroce: è stato immobilizzato ai polsi, soffocato con una fascetta di plastica da elettricista e poi buttato esanime in un canale di scolo della campagna ragusana, dove è stato ritrovato da un cacciatore di sessantaquattro anni, il pensionato Orazio Fidone.

Ultime news Andrea Loris Stival, la sentenza su Veronica Panarello è attesa per il 3 gennaio

Per gli inquirenti, ad assassinare il bimbo sarebbe stata la madre, la ventiseienne Veronica Panarello, che ora si trova rinchiusa nel carcere di Agrigento, anche se continua a ribadire di essere innocente. All'udienza per decidere sulla sua scarcerazione, tenuta al Tribunale del Riesame di Catania, il legale di Veronica Panarello ha parlato per circa quattro ore, cercando di smontare il quadro accusatorio degli inquirenti. Il giudice Maria Grazia Vagliasindi ha rinviato l'udienza a questa mattina alle dieci, mentre la sentenza sull'annullamento della custodia cautelare in carcere è attesa per il 3 gennaio.

Ultime news Andrea Loris Stival, il mistero degli slip appesi: un depistaggio?

In ogni caso, il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, che coordina le indagini, non esclude che Veronica Panarello possa essersi avvalsa di uno o più complici per compiere il delitto. A questo proposito, ricordiamo che il bimbo è stato trovato senza slip e con i pantaloni slacciati e che davanti all'istituto "Falcone-Borsellino", la scuola frequentata dal piccolo Andrea Loris, sono state trovate delle mutandine blu. Occorre comunque sottolineare che gli esami autoptici effettuati sul corpo del bimbo hanno escluso ogni traccia di violenza sessuale. Perciò, si potrebbe sospettare che l'assassino abbia costruito ad arte la pista di un pedofilo solitario per sviare le indagini.

In questo caso saremmo di fronte ad un killer che pianifica l'assassino con mente lucidissima. Gli inquirenti, infatti, tengono in grande considerazione l'ipotesi di un depistaggio delle indagini da parte dell'assassino, che potrebbe essersi servito di un complice a tal fine.