Non si ferma il "Nutellagate", come è stato battezzato il caso che vede la più nota leccornia made in italy obiettivo niente meno che del ministro francese dell'ecologia Ségolène Royal. In un'intervista di pochi giorni fa al Grand Journal di Canal +, il ministro ha esplicitamente esortato le persone a non mangiare la Nutella per salvare il mondo.
La frase al centro delle polemiche: la Nutella distrugge il mondo?
Da cosa nasce la frase che ha fatto il giro del mondo? Ebbene, nasce dalla polemica sul tanto famigerato olio di palma. Secondo la Royal la Ferrero contribuirebbe a deforestare il pianeta per approvvigionarsi le materie prime necessarie alla produzione del dolciume più famoso del mondo. "Bisogna ripiantare massicciamente gli alberi perché c'è stata una deforestazione massiccia che come conseguenza ha anche il riscaldamento climatico", ha affermato il ministro. La replica della Ferrero non si è fatta naturalmente attendere, e la smentita è arrivata direttamente dalla consociata francese Ferrero Francia: "non sono state sacrificate foreste né altri spazi di alto valore di conservazione.
Ferrero utilizza al 100% olio di palma certificato sostenibile per i suoi prodotti confezionati a Villers-Ecalles". Discorso chiuso. O no?
Le scuse del ministro via Twitter e l'appoggio di Greenpeace
No, il discorso non si è chiuso tanto facilmente, perché il ministro, con un tweet del 17 giugno ha fatto le sue "mille scuse" per la polemica sui danni causati dalla Ferrero. A dare man forte al colosso italiano è intervenuta anche il 20 giugno Greenpeace. "Ferrero, il produttore della Nutella, è uno dei gruppi più all'avanguardia in termini di sostenibilità per quanto riguarda l'approvvigionamento di olio di palma", afferma. Secondo Greenpeace la Ferrero è una compagnia molta attiva nella ricerca di sostenibilità.
La Ferrero all'assalto dell'Inghilterra, ma perché nessuno parla dei danni dell'olio di palma sulla salute umana?
Arriva ieri 21 giugno la notizia, riportata tra gli altri da "La Stampa" e "Il Giornale" che la Ferrero avrebbe proposto centododici milioni di sterline per acquisire la Thorntons Plc, la maggiore casa produttrice di cioccolato inglese. Il "dolce" accordo metterebbe assieme i due principali produttori di cioccolato europei. Rimane tuttavia una nota amara in bocca, ed è l'omissione, in questi discorsi fatti di accuse, smentite, accordi, di uno degli aspetti fondamentali, cioè la salute umana. Perchè nessuno ha parlato dei presunti danni all'organismo che oramai da più parti si addebitano all'olio di palma?