Non si fermano le indagini sui casi di Guerrina Piscaglia, la casalinga di Cà Raffaello scomparsa da più di un anno, e dei due fidanzati di Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza, assassinati lo scorso 17 marzo. Per quanto riguarda il primo caso, la notizia è che Padre Gratien Alabi, il prete congolese arrestato con l'accusa di avere ucciso Guerrina Piscaglia, ha deciso di revocare il mandato al suo legale Luca Fanfani.

Sul delitto di Pordenone, invece, la madre di Teresa Costanza è intervenuta nell'ultima puntata di "Chi l'ha visto",  lanciano un nuovo ed accorato appello. 

Ultime notizie Guerrina Piscaglia, Padre Gratien: "Non mangio le persone"

Davvero inspiegabile la decisione di Padre Gratien Alabi, che ha nominato al posto di Luca Fanfani l'avvocato Francesco Zacheo. L'ex legale del religioso congolese ha commentato così: "Rispetto la sua decisione". Intanto, Padre Gratien, dopo tantissimi giorni di silenzio, torna a parlare. "Non mangio le persone", ha dichiarato il prete africano al "Corriere di Arezzo", il quotidiano che si sta occupando da tempo del caso di Guerrina Piscaglia.

Sono comunque numerose le prove che inchioderebbero Padre Gratien Alabi, a cominciare dagli sms nei quali la casalinga di Cà Raffaello afferma di essere incinta di lui. Pare inoltre che l'ex parroco abbia frequentato assiduamente una prostituta di origini rumene di nome Cristina. L'impressione è dunque che la svolta del caso sia molto vicina. 

Ultime news delitto di Pordenone, parla la madre di Teresa Costanza 

Proseguono incessantemente le indagini per cercare di scoprire la verità sul delitto di Pordenone, avvenuto lo scorso 17 marzo, quando Trifone Ragone e Teresa Costanza vennero assassinati nel parcheggio del Palazzetto dello Sport "Crisafulli". La madre della ragazza morta non si capacita ancora dell'accaduto ed è intervenuta alla trasmissione "Chi l'ha visto" e ha lanciato un accorato appello, insieme al marito.

I genitori di Teresa Costanza hanno rivelato a Federica Sciarelli che la loro figlia amava tantissimo Trifone: "Nostra figlia era contentissima di averlo incontrato e ci diceva sempre di trovarsi benissimo con lui. Anche noi lo abbiamo sempre trattato come un figlio". Intanto, gli inquirenti stanno valutando molto seriamente la pista lavorativa; occorre poi sottolineare che i due fidanzati frequentavano spesso locali notturni e quindi potrebbero avere conosciuto delle persone pericolose.