Non si fermano le indagini per scoprire chi ha ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati di Pordenone che hanno perso la vita lo scorso 17 marzo, nei pressi del palazzetto dello Sport "Crisafulli". Sono stati interrogati più di quattrocento testimoni dagli inquirenti, ma nessuno di loro ha saputo dare elementi utili alla risoluzione del caso. Gli investigatori stanno valutando ogni ipotesi: se nella prima fase delle indagini la pista privilegiata sembrava essere quella del delitto passionale (Trifone e Teresa sarebbero stato uccisi da un uomo innamorato della Costanza), al momento gli inquirenti si stanno concentrano su un'altra ipotesi.
Vediamo tutte le ultime indiscrezioni su questo complesso caso.
Ultime news delitto di Pordenone, ecco la pista privilegiata dagli inquirenti
Ancora grande mistero sul delitto di Pordenone: sembra che la svolta nel caso sia ancora davvero molto lontana. Al momento pare che si sia arrivati ad una battuta d'arresto nelle indagini, dopo tre mesi che si è consumato l'atroce omicidio. Intanto la famiglia di Trifone Ragone ha organizzato una fiaccolata in città per ricordare la giovane coppia assassinata. Le ultime news su questa triste vicenda provengono dall'ultima puntata della trasmissione "Uno Mattina", durante la quale si è parlato a lungo di questo complesso caso. Durante la diretta ha voluto parlare il padre di Trifone Ragone, che ha lanciato un doloroso appello: "Spero che emerga al più presto ciò che è veramente accaduto a mio figlio e alla sua fidanzata.
Trifone era bello fuori ma anche dentro. Durante la trasmissione ha preso la parola anche il legale della famiglia Ragone, che ha espresso la sua opinione sul caso, rivelando quale sarebbe, al momento, la pista privilegiata dagli inquirenti: "Credo che gli inquirenti si stiano concentrando sulla pista lavorativa; bisogna dunque indagare su quali contatti aveva Trifone in caserma".
Non dimentichiamo, comunque, che i due fidanzati frequentavano spesso locali notturni, dunque potrebbero essere incappati in frequentazioni poco raccomandabili. In ogni caso, occorre aspettare l'esito delle indagini in corso.