Ecco che prosegue il nostro viaggio nel mondo del mistico e del miracoloso assieme al giornalista Francesco Dora, inviato del noto settimanale Grand Hotel. Dora ha intervistato uno scultore, il signor Agide Finardi, che ha dato una testimonianza importante, vissuta in prima persona, riguardante i prodigiosi poteri mistici di Padre Pio da Pietrelcina. Il signor Finardi è da poco scomparso all'età di 90 anni, ma lo staff di Grand Hotel ha fatto appena in tempo ad incontrarlo ed a farsi raccontare la sua storia straordinaria.

L'uomo si rivolse al Frate con le stimmate per chiedergli aiuto, in quanto sua moglie non poteva avere figli, ecco cosa ha dichiarato durante l'intervista: "Padre Pio mi disse che avrei avuto un bambino e che avrei dovuto chiamarlo Pio, nel mio lavoro avrei inoltre dovuto ricominciare daccapo. Andò proprio così e da allora divenni suo figlio spirituale, vidi anche le sue stimmate".

La sua vita cambiò completamente

 Riguardo il cambiamento della sua situazione lavorativa, realmente avvenuto, ha riferito: "Mi sono sempre interessato di motori ed all'età di 22 anni avevo già una ditta di automobili, poi un giorno sentii parlare di questo Padre Pio, un frate che compiva prodigi e così decisi di andargli a chiedere aiuto".

Agide, dopo essere divenuto suo devoto, ha affermato di aver costruito centinaia di monumenti in onore al Santo di Pietrelcina, tra di essi, vi è una serie di statuette raffiguranti il Frate appunto. L'uomo ha inoltre raccontato: "Non sono uno scultore, ma quando Padre Pio è morto, i suoi figli spirituali insistettero affinchè creassi delle statue che lo rappresentassero, da quel momento non ho più smesso". I monumenti creati da Agide Finardi sono centinaia e sono sparsi in tutta la penisola italiana.

Padre Pio lo rimproverò

L'artista si è poi soffermato su un episodio in particolare: "Una sera, stanchissimo, partii da San Giovanni Rotondo dove ero andato per incontrare il Frate, ad un certo punto del viaggio mi addormentai alla guida ed all'improvviso sentii un pugno tremendo allo stomaco e mi svegliai a pochi metri da un passaggio a livello chiuso.

Capii subito che era stato Padre Pio a salvarmi la vita, girai quindi la macchina e tornai da lui. Quando mi vide, mi rimproverò ancor prima che parlassi, dicendomi che nelle condizioni in cui mi trovavo io, non avrei dovuto partire".