Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che verranno costruite una serie di recinzioni lungo i confini di Israele, a est con la Giordania ed a sud con l'Egitto, per impedire l'ingresso sul territorio israeliano a est dei rifugiati siriani e a sud dei migranti africani. Netanyahu, domenica 6 settembre ha detto che non avrebbe permesso che Israele fosse sommersa da un'ondata di migranti clandestini e possibili terroristi.

L'ufficio stampa del leader ebraico ha poi specificato che Israele non è indifferente alla tragedia umana dei profughi siriani e africani, ma purtroppo è un Paese piccolo, molto piccolo, geograficamente ristretto e poco densamente popolato, ecco perché debbono chiudere del tutto i loro confini. 

Le opposizioni protestano

L'annuncio di Netanyahu è arrivato il giorno dopo le dichiarazioni di Isaac Herzog, capo dell'opposizione al Governo Netanyahu, che sabato aveva dichiarato che Israele doveva fare di più verso i rifugiati siriani, ricordando come gli stessi ebrei hanno vagabondato per tutta Europa in passato cercando rifugio dalle guerre.

Anche Mahmoud Abbas, Presidente della Palestina, ha fatto appello ad Israele, affinché il popolo palestinese possa ospitare dei rifugiati siriani all'interno dei propri territori, ma il Governo di Tel Aviv ha bruscamente risposto che non intende accogliere la richiesta dei palestinesi della Cisgiordania.

Dove si costruirà

Una delle recinzioni di 30km circa sarà un prolungamento di una barriera già esistente di 240km che corre lungo il confine con l'Egitto, un altra recinzione verrà creata lungo il confine tra l'occupata Cisgiordania e la Giordania, lungo le alture del Golan. Netanyahu ha detto che farà di tutto per proteggere i confini del suo popolo, con una recinzione che sfrutterà i più sofisticati sistemi di sicurezza a disposizione.

Cifre ufficiali dimostrano come circa 45.000 immigrati sono presenti in territorio israeliano, quasi tutti provenienti dall'Eritrea e dal Sudan; la maggior parte si è rifugiata in un'area degradata del Paese a sud di Tel Aviv, e i residenti israeliani di questa zona hanno protestato pesantemente per la presenza degli immigrati africani, quindi non solo la politica israeliana si sposta sempre più a destra, ma anche il sentire del cittadino comune.