Terribile orrore commesso dai talebani che, con un commando armato, hanno attaccato un campus universitario facendo strage di studenti e di professori. Piange e si dispera chi è riuscito a salvarsi, anche perché ha visto morire i propri colleghi e professori di università. Immaginate poi decine di altri studenti gravemente feriti e portati urgentemente in sala operatoria. "Ci sono morti ovunque" racconta chiunque sia scampato e sia riuscito a scappare dalla strage di innocenti del campus universitario di Bacha Khan (capo carismatico dei pashtun, famoso per aver creato l'esercito non violento) a Charsadda, a pochi chilometri da Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan.

La mattina del 20 gennaio, un gruppo di uomini armati è entrato nei dormitori sparando a chiunque incontrasse: tra le vittime decine di studenti, almeno un professore (secondo alcune testimonianze morto da eroe per salvare gli allievi) ed almeno due guardie di sicurezza. Quattro i terroristi uccisi, come comunica sul social network Twitter l'esercito del Pakistan: "I cecchini hanno ucciso altri due terroristi. Al momento sono quattro i terroristi morti. Tutti gli edifici sono in mano all’esercito". Ma le forze di polizia stanno passando al setaccio il campus per cercarne altri.

Le dichiarazioni del premier pakistano

È una zona tribale, questa con alta presenza di fondamentalisti ostili allo studio ed all'istruzione soprattutto per le ragazze: un anno fa infatti, proprio a Peshawar in un'attacco ad una scuola, erano stati uccisi 150 alunni e come allora, questa volta a rivendicare l'azione sono i 'Tehreek-e-Taliban Pakistan', talebani pakistani: un gruppo terroristico collegato agli studenti coranici che tentano di tornare al potere nel vicino Afghanistan. Subito dopo averlo saputo ed informato dei fatti il Primo Ministro del Pakistan Mian Muhammad Nawaz Sharif ha dichiarato che: "Chi uccide studenti innocenti non ha fede né religione. Siamo determinati a spazzare via la minaccia del terrorismo dal nostro Paese. Non ci piegheranno".