Dei quindici scialpinisti coinvolti dalla slavina staccatasi dal Monte Nevoso almeno sei sono morti. Tra questi anche un ragazzo di sedici anni, Matthias Gruber, e uno sciatore austriaco, Horst Wallner, di 49 anni. Erano le undici di venerdì mattina quando gli sciatori sono stati sorpresi e travolti in Valle Aurina, nelle Alpi Pusteresi del Trentino-Alto Adige.
Ne è invece uscita viva la donna austriaca che adesso è ricoverata all'ospedale di Brunico con ferite lievi.
Un'altra donna, invece, sempre austriaca, sarebbe stata estratta viva dalla neve che si è riversata nella Valle. La donna, dopo essere stata tratta in salvo, sarebbe stata trasportata in elicottero al campo sportivo di Riva di Tures. Da qui, infatti, partono i mezzi di soccorso verso gli ospedali, per arginare le conseguenze della slavina.
Raggiungere la vetta
La cordata, presa in contropiede dalla slavina, stava camminando verso la vetta del Monte Nevoso, ad un'altezza di circa tremila metri. Altezza che non ha aiutato i soccorsi e in particolare gli elicotteri che, abituati a volare con poco carburante per rimanere il più leggeri possibile, questa volta hanno dovuto trasportare anche le unità cinofile.
Delle quindici persone travolte, alcune sarebbero addirittura riuscite a riemergere dalla coltre di neve da sole. Di questi, alcuni sono ancora sotto choc: dopo aver raggiunto il campo sportivo di Riva di Tures, infatti, la Protezione civile dell'Alto Adige si sarebbe sarebbe premurata di accompagnare una delle donne tratte in salvo in un albergo vicino. Come lei, sono almeno sette le altre persone che sono state estratte vive dalla neve.
La dinamica
Ancora non è chiaro cosa sia davvero successo in Valle Aurina. Sicuramente la slavina che ha causato la morte di sei persone non era grande. SI è parlato infatti di un fronte di 150 metri e di una lunghezza di 300 metri. Il pericolo valanghe, poi, non era certo dei più alti: infatti era stimato 2 su una scala massima di 5.
Sicuramente le temperature non particolarmente fredde del periodo non hanno aiutato: è possibile, infatti, che uno strato di neve fresca non sia riuscito ad aderire allo strato di neve più vecchio, causando così la slavina.
Circostanza sfortunate che, per di più, si sono trovate ad agire in una zona la cui base è caratterizzata da "un grande avvallamento", ha dichiarato il senatore della SVP Hans Berger. In pratica, ha riferito Berger, chi si trovava là, dove la neve si accumula metro dopo metro, non poteva avere via di scampo.
Secondo il soccorritore alpino Rafael Kostner "raramente ci siamo trovati a gestire un intervento di soccorso di questa entità e di questa portata". I soccorsi, infatti, "sono stati particolarmente difficili a causa dell'alta quota della disgrazia".
Al campo sportivo di Riva di Tures, per permettere agli elicotteri di fare la spola e viaggiare con la minor quantità possibile di carburante, era arrivata una cisterna per il rifornimento. Le condizioni meteo, via via sempre più nuvolose, non hanno aiutato i soccorsi.