La chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray che ospitava quotidianamente messe e fedeli adesso è circondata dalle transenne che ne impediscono l'ingresso al pubblico. E' il luogo dell'orribile attacco in cui ha trovato la morte padre Jacques Hamel, parrocco di 86 anni, costretto a inginocchiarsi davanti a due sedicenti "guerrieri dello Stato Islamico" per poi essere sgozzato, davanti al primo segno di ribellione.

Davanti a quella chiesa la comunità tutta - composta da musulmani ma non solo - ha osservato un minuto di silenzio in memoria di quel parroco anziano che lo stesso imam della città reputava un "fratello".

Un messaggio di pace e di solidarietà che potrebbe addirittura fare un passo avanti domani, di domenica, giorno in cui la comunità musulmana potrebbe unirsi ai fratelli cattolici durante la messa. In Francia, ma non solo, per dimostrare che uniti, contro il terrore, si può vincere.

Il Papa, in volo verso la Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, hadichiarato che "non si tratta di una guerra di religione", ma di un guerra che risponde ad altri interessi.