Un vero e proprio bollettino di guerra quello che ci arriva da oltralpe dove si registrano violenti scontri tra forze dell'ordine e manifestanti durante le proteste anti jobs act, fonti del Ministero dell'Interno Francese indicano diversi feriti tra le forze dell'ordine, (28 sarebbero infatti i feriti tra le forze dell'ordine tra cui 3 definiti "feriti gravi") numerosi sarebbero anche i feriti tra i manifestanti. Stando alle prime ricostruzioni le manifestazioni inizialmente pacifiche sarebbero in seguito degenerate a causa di alcuni casseurs incappucciati e facinorosi vari che si sarebbero introdotti nei cortei con il chiaro intento di seminare disordini e violenze.
Dura la presa di posizione del Governo
Il primo ministro francese Manuel Valls ha condannato con fermezza gli scontri definendo gli autori delle violenze come "una minoranza irresponsabile" che sarà chiamata a rispondere delle proprie azioni davanti alla giustizia, di contro il Presidente del Movimento Studentesco William Martinet parla di un uso sproporzionata della forza da parte della Polizia che sarebbe la causa principale della degenerazione delle manifestazioni.
Vi è divergenza sul numero dei manifestanti 170.000 secondo il Governo, oltre 600.000 secondo i manifestanti, di certo si sa che la protesta è scoppiata in 40 tra le principali città francesi ed è la quarta manifestazione di questo tipo indetta da sindacati e associazioni studentesche negli ultimi due mesi contro una proposta di legge del governo sul lavoro definita dagli organizzatori delle manifestazioni di protesta come "un'inaccettabile riforma del lavoro del governo socialista".
Marsiglia, Rennes e Nantes le città dove si sono registrati gli scontri più gravi
A Marsiglia si registrano 57 fermati che approfittando della manifestazione si erano introdotti nella centralissima stazione ferroviaria di Marseille Saint-Charles per causare disordini, a Rennes un gruppo di manifestanti ha cercato di forzare il posto di blocco delle forze dell'ordine che vietava al corteo l'accesso al centro storico causando cariche e spari di lacrimogeni da parte degli agenti, stesso copione anche a Nantes dove un camion cisterna con cannoni d'acqua messo ad interdire l'accesso al centro storico della città ha causato le veementi proteste di alcuni manifestanti che hanno ripetutamente insultato e lanciato oggetti in direzione degli agenti che a loro volta hanno risposto con cariche e sparando gas lacrimogeni.