Abu Bakr al-Bagdhadi sarebbe stato ferito durante un bombardamento insieme ad altri esponenti dell'autoproclamato Stato Islamico. Lo "scoop" è stato diffuso dalla tv irachena "al Sumaria", secondo cui sia il capo che gli altri miliziani dello Stato Islamico sarebbero stati colpiti da un raid della "coalizione anti-Isis" in un'edificio in cui erano presenti per un'incontro.
Sempre secondo "al Sumaria" e stando a quanto ripreso dall'ANSA, il bombardamento della coalizione sarebbe stato possibile grazie a "a un'accurata raccolta di dati di intelligence".
Gli USA non confermano
Stando al già citato articolo pubblicato dall'ANSA, gli Stati Uniti D'America non hanno confermato il presunto ferimento del capo e degli esponenti del Califfato. Secondo quanto riportato dal "New York Times" il colonnello statunitense Chris Gaver ha dichiarato che "Non c'è nulla da confermare al momento". C'è anche da segnalare, come riporta anche l'articolo dell'ANSA, che "scoop" simili si susseguono da diverso tempo e sinora si sono rivelati sempre e comunque come "aria fritta".
Il declino dell'Isis in Iraq e in Siria
Ciò di cui si può essere sicuri è che la forza dell'autoproclamato Stato Islamico non è più quella di una volta e che da diverso tempo l'Isis vive in quello che sembra un "inesorabile declino". Declino che trova le sue cause nelle continue sconfitte contro la Coalizione così come contro i guerriglieri curdi e gli eserciti siriano e iracheno, nonché per via del "ritorno" di Al Qaeda, intenzionata a riprendersi la leadership dell'islamismo radicale e del terrorismo islamista ora in mano dell'Isis. Inoltre, c'è anche da segnalare che i guerriglieri dello Stato Islamico stanno arretrando anche in Libia, dove sino a poco tempo fa l'avanzata dello Stato Islamico sembrava inarrestabile.
A tal proposito, c'è da segnalare che secondo quanto riporta "Rai News" l'esercito nazionale libico sta continuamente avanzando e ha l'intenzione di riconquistare Sirte, e tale riconquista sembra che sarà effettuata entro alcuni giorni.