Cosa ruota intorno ai flussi migratori e all'accoglienza agli immigrati nessuno lo sa veramente e fino in fondo. Arrivano immagini quotidiane di un inferno senza fine, che non si limita solo alle tragedie in mare e alla speculazione degli scafisti. Da entrambe le parti, da chi arriva e in chi ospita, si registrano fenomeni oramai insostenibili, che vanno dal giro d'affari delle stesse Onlus che dovrebbero gestire i flussi, fino al ripresentarsi di malattie oramai debellate in Italia, passando per l'ultimo caso registrato di abuso, ai danni di una migrante minorenne.

Bidello di Ragusa abusa di una migrante: ti sposerò se tu verrai con me

E' notizia Ansa di oggi 7 giugno che un bidello 53enne di Ragusa è stato fermato dalla Polizia per aver ripetutamente abusato di una minorenne approdata in Sicilia nei mesi passati. L'uomo avrebbe più volte avuto rapporti con la ragazza dietro la promessa di sposarla. Di fatto poi l'uomo le offriva soldi, addirittura gomme da masticare, per indurla ai rapporti. L'uomo non è stato arrestato in quanto il Giudice per l'Udienza Preliminare Andrea Reale non ha ritenuto che possa scappare, non convalidando pertanto il fermo. Tuttavia l'uomo è agli arresti domiciliari.

Varicella, scabbia, tubercolosi: siamo di nuovo a rischio?

Da Ventimiglia, due giorni fa, è arrivata la notizia di 4 migranti ricoverati per scabbia e per sospette malattie che nel nostro paese sono state debellate, come appunto la varicella e la tubercolosi. Prima di essere assaliti dal panico però è bene fare chiarezza in tal senso. E' il dottor Cassola, che dirige il reparto di malattie infettive di Genova, a spiegare che nello specifico la scabbia è una malattia endemica in Italia, e se ne registrano diversi casi a prescindere dai migranti. Certo, i migranti ne sono maggiormente soggetti, e senza dubbio molti ne soffrono, ma la malattia non è grave e si cura facilmente, non essendo trasmissibile per contatto diretto.

Diverso è l'allarme varicella. Sarebbero 4 i migranti ricoverati presso il nosocomio di Ventimiglia. Gli stessi però sono sotto controllo medico e finito l'isolamento saranno riportati nel centro d'accoglienza. La paura è che possano diffondersi nuovamente nel nostro paese malattie "importate" da altre zone per le quali non si hanno più difese. Il tutto dovrà essere gestito dalle autorità competenti, senza però creare inutili e dannosi allarmismi.

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