Il racconto di cronaca che si porta alla luce arriva dalla Sardegna e fa rabbrividire l'onesta che i nostri nonni avevano insegnato ai propri figli, oggi i nostri padri. Sono pochi i riconosciuti valori di quello che è stato un tempo tramandato con saggezza, e il rispetto che prima era obbligatoriamente legge e contenuto sacro della famiglia, oggi diventa arrogante fra le mani di un piccolo uomo che vuole mettersi in mostra pestando un suo simile e stupida viltà di chi minaccia una donna indifesa in mezzo a un 'branco' di lupi affamati di violenza.
Sempre e comunque, quando avvengono questi fatti, si parla di personaggi meschini che vogliono imporre la propria personalità attirando l'attenzione e questo non importa se viene centralizzata per mezzo di comportamenti violenti, perché questi personaggi non sanno e non possono comprendere il significato della parola amore o compassione.
La rabbia della violenza
Il giovane aggressore è un ragazzo di Sassari, si chiamerebbe Bachisio Angius ed è stato identificato dai carabinieri come l'autore del selvaggio pestaggio perpetrato ai danni di Luca Isoni, un ragazzo disabile di 37 anni residente nella cittadina turistica di Olbia (Sassari).
Il fatto di cronaca sarebbe avvenuto in Sardegna domenica mattina, nei pressi della discoteca 'La Luna', situata nella località di San Teodoro. In seguito alla vicenda che andiamo a raccontare: il 37enne, rientrato a casa, ha riferito ai familiari, che lo hanno visto tumefatto, di essere caduto dalla moto; confessione che, qualche giorno dopo, avrebbero scoperto essere falsa. La violenza sul disabile è stata postata sui social network e nel filmato si può vedere tutta la scena ai suoi danni. Questa scoperta è stata fatta dai carabinieri che hanno comunicato al fratello di Luca il pestaggio e quando gli è stato fatto vedere il filmato, non ha avuto esitazione nel riconoscere il ragazzo picchiato, tramortito e infine sdraiato a terra.
I vili osservano in silenzio il peccato
Ancora una volta discutiamo di cronaca, di violenza e di viltà, ma quello che più stupisce è il silenzio di tanta gente che si fa intorno alla scena e non reagisce a questi macabri riti di potere. Come si può definire questa 'tollerante' violenza su una persona indifesa, portata gratuitamente dalla stupidità di un 'anonimo individuo' di quartiere? Come si sentiranno oggi quei vigliacchi, che in coro hanno osannato il pestaggio e non sono intervenuti per fermarlo? Anzi, lo hanno addirittura ripreso e non contenti, filmato e postato sui social network. I buttafuori del locale sono gli unici intervenuti in aiuto al disabile che poi è stato portato in ospedale, ma solo quando questi era ormai steso a terra.
Manuel Isoni, il fratello di Luca, si domanda il perché di questa ferocia e del silenzio del fratello che non ha voluto confessare la verità, forse a causa di minacce ricevute in seguito al pestaggio. Oggi sappiamo che i carabinieri hanno messo sotto denuncia Bachisio Angius accusandolo di lesioni e violenza ai danni di un disabile, mentre questi, sul suo profilo Facebook scrive: "Come pubblicamente è stato il male, sarà anche il bene perciò chiedo umilmente scusa al ragazzo a cui ho fatto del male. Sottolineo non è invalido e che il fatto non è privo di motivi anche se non giustificabile", terminando il suo post con le parole "Scusa alla mia famiglia e scusa agli amici e non, che hanno dovuto vedere questo video". Forse un rimorso di coscienza per il male donato gratuitamente o il timore di essere linciato?