Dovremmo essere tutti stretti attorno alle vittime del terribile terremoto che lo scorso mercoledì notte, 24 agosto 2016, ha colpito il Centro Italia, distruggendo completamente alcuni piccoli centri abitati. La conta dei morti continua a salire, e appena poche ore fa una nuova scossa di magnitudo 3.7 ha fatto crollare una scuola di amatrice, in assoluto la cittadina più colpita dal sisma.

Eppure sul web c'è chi si diverte a seminare il panico, arrivando al punto di inventare complotti pur di fomentare l'odio contro la classe politica del nostro paese. Bisogna stare davvero attenti a non lasciarsi coinvolgere da queste bufale, per evitare di condividerle e farne proliferare la loro condivisione.

Tutte le bufale sul terremoto, ecco cosa non condividere

Circola sui social la notizia secondo cui la magnitudo del sisma sia stata taroccata dallo Stato, a fini economici. Un decreto-legge del 2012, promosso dall'allora governo Monti e convertito nella legge 100/2012, prevedeva che lo Stato si sarebbe accollato i costi di ricostruzione solo al superamento dei 6.1 gradi.

Ecco dunque che il magnitudo del Terremoto che ha colpito il centro Italia sarebbe passato da 6.2 a 6.0, per i complottisti. Peccato che non solo il decreto valutava l'intensità del sisma mediante la scala Mercalli, e non quella Richter che abbiamo sentito su tutti i tg, ma addirittura quel particolare comma riguardante i rimborsi non è stato convertito, rimanendo quindi inattuabile. 

Altro giro, altro regalo: in molti, sui social, sostengono che sia possibile prevedere i terremoti, poiché si presentano solo di notte e con il caldo. Basterebbe dare un'occhiata all'elenco degli ultimi sismi avvenuti in tutto il mondo per capire l'assurdità di questa teoria, ma a quanto pare è una ricerca fin troppo complicata da compiere.

Si parla molto anche di terremoti artificiali, o di possibili tsunami elettromagnetici in arrivo. Che dire invece di coloro che indicono petizioni per far sì che lo Stato doni il jackpot del SuperEnalotto per aiutare le popolazioni colpite dal sisma? C'è sicuramente grande ingenuità da parte del pubblico di Facebook e di Twitter, ma almeno i politici dovrebbero evitare di diffondere fandonie del genere. È infatti facilissimo controllare che la Sisal, l'azienda che gestisce il concorso, sia una società privata, e in quanto tale non è possibile che lo Stato decida per conto altrui come destinare i soldi del jackpot.

Ricordiamo che continuano a circolare sul web foto vecchie, scattate in altri luoghi devastati da precedenti scosse di terremoto - una su tutte, la più recente che ha colpito l'Emilia Romagna.

Queste foto vengono spacciate per immagini scattate in centro Italia in questi giorni, per suscitare indignazione o commozione e guadagnare un po' di visibilità. Infine, c'è chi approfitta di questa immane tragedia per seminare un po' di odio contro gli immigrati, "colpevoli" di rubare posto alle vittime del terremoto che sono rimaste senza casa. Le questioni di questo tipo non sono certo facili da affrontare, figuriamoci se è possibile farlo con un post su Facebook!